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Come se fosse Capodanno

condividi su facebook condividi su twitter Di: Sara Benedetti 07-07-2018 - Ore 16:00

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Come se fosse Capodanno

INSIDEROMA.COM – S.BENEDETTI – Ne sono passati di anni dall’ultimo ritiro estivo a Trigoria per la Roma. Si deve tornare indietro a Luciano Spalletti, ma non quello del post Rudi Garcia, bensì il Luciano Spalletti arrivato nel 2005, dopo la famosa annata dei quattro allenatori. Da quel momento in poi i giallorossi hanno scelto come tappa fissa per il proprio inizio di stagione le montagne del Trentino e più precisamente Pinzolo. Quest’anno si cambia, per volere della società e dello stesso allenatore Di Francesco. Si comincia il lavoro a Trigoria per poi spostarsi alla volta degli States il 22 luglio. Qui la squadra sarà impegnata per l’ennesima volta, nell’ormai consueta International Champions Cup, dove affronterà diverse tra le compagini più gettonate al mondo. Un mercato, quello calcistico, negli anni sempre più in espansione negli USA e con un presidente come James Pallotta, normale che una società come quella capitolina, cerchi di ritagliarsi la propria fetta.

COME SE FOSSE CAPODANNO – A pochi giorni dall’inizio del ritiro al Centro Sportivo Fulvio Bernardini (si comincia il 9 di luglio ndr) tanti sono i punti di domanda su quella che è la stagione che verrà. Alle spalle la Roma si lascia un terzo posto in campionato, forse sudato un po’ più del dovuto, o quantomeno più rispetto a quanto ci si poteva immaginare all’inizio della scorsa stagione, e soprattutto una semifinale di Champions League, sbalorditiva sia per il risultato sportivo in se, sia per il modo in cui questa è arrivata, con il ribaltone nei quarti contro il Barcellona, destinato a rimanere negli almanacchi. Nell’ultimo giorno dell’anno si ripensa a ciò che si è fatto, ai traguardi raggiunti e ai progetti ancora in essere, per poi prefiggersi nuovi obiettivi. E’ questo che si vive in casa Roma, con una nuova consapevolezza raggiunta grazie ai risultati arrivati sul campo, ma con la voglia di arrivare finalmente ad alzare un trofeo che nella bacheca giallorossa manca ormai da troppi anni, precisamente dieci.

PUNTI FERMI E ADDII – L’ultimo dell’anno è anche questo, conferme e addii. Lo è nella vita e lo è ancora di più nel calcio e la Roma e i suoi tifosi lo hanno capito perfettamente. Radja Nainggolan, punto fermo dal suo arrivo, fino all’ultimo giorno in giallorosso, ha salutato nello stupore generale, prima di tuffarsi nella sua nuova avventura a tinte nerazzurre. Dall’altra, le grandi conferme: Manolas, Fazio, Kolarov, Under, Strootman, Pellegrini e con un Daniele De Rossi sempre più punto fermo di una squadra e dell’ideale che questa rappresenta. Ci sono poi i dubbi che oggi hanno due nomi ben precisi: Alisson e Florenzi. Il primo ha visto svanire il sogno Mondiale con il suo Brasile e l’orizzonte sembra diviso tra punte di giallo e rosso e le tentazioni bianche e blu di Real Madrid e Chelsea. L’altro, il ragazzo della porta accanto, Florenzi, con un rinnovo che tarda ad arrivare ma verso il quale sembra, giorno dopo giorno, avvicinarsi. E poi ci sono i nuovi, in ordine sparso: Cristante, Kluivert, Coric, Bianda, Zaniolo, Santon, Pastore, Marcano e Mirante. Nove ad oggi ma con l’impressione che il numero possa crescere. Tra dubbi, certezze, addii e arrivi, ecco che la Roma si appresta a vivere il proprio Capodanno, l’ultimo dell’anno, il passaggio tra la vecchia e la nuova stagione. Il 9 luglio si avvicina e a Trigoria sembra già essere tutto pronto, o quasi, per tuffarsi in una nuova stagione, questa volta con una consapevolezza sicuramente nuova rispetto agli scorsi anni.

Fonte: INSIDEROMA.COM-S.BENEDETTI

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