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Conferenza stampa Di Francesco: "Credo nel mio lavoro ma bisogna cambiare rotta". Cristante: " Il ritiro ci ha dato una mano a stare insieme"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 11-12-2018 - Ore 19:46

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Conferenza stampa Di Francesco:

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa in vista della gara di Champions League in casa del Viktoria Plzen. Insieme a lui anche il centrocampista Bryan Cristante.

Queste le dichiarazioni di Di Francesco:

Le parole di Pallotta?
"Non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali".

Come sta vivendo lei questo momento?
"Ho poche parole. Fa parte del nostro lavoro, se sono qui è perché dall'altra parte c'è la consapevolezza che ci sia un allenatore con le sue idee e il suo pensiero. In questo momento vengono meno ma c'è la voglia di continuare, io ci credo nel mio lavoro ma bisogna cambiare rotta. Il ritiro serve per capire anche il motivo. Voglio continuare a combattere e cercare le soluzioni".

Quanto peserà la gara contro il Genoa sulle sue scelte?
"Non è il momento migliore per poter scegliere perché non ho molte alternative. Ho alcuni giocatori, rientrati da poco, che non hanno i 90 minuti. Rivedremo quindi tanti calciatori che hanno giocato a Cagliari e che potrebbero rigiocare con il Genoa. Anche inventarsi qualcosa avrebbe poco senso. Sicuramente giocherà Mirante, per il resto non ho deciso".

Ha notato un accanimento nei suoi confronti in questi giorni?
"Conosco questa piazza e so che si porta un allenatore alle stelle per poi farlo passare come il peggio in circolazione. Voglio far riscattare la squadra, per quanto mi riguarda me ne potete dire tante ma non ho nemmeno il desiderio di esternare qualcosa a un qualcuno che non merita le mie parole".

Infortunati?
"Solo Pastore potrebbe giocare dal primo minuto tra quelli che hanno appena recuperato. Per esempio, Perotti ha avuto vari infortuni ed è impossibile possa partire dal primo minuto, visto che il percorso che ha fatto. De Rossi ha ricominciato a correre, speriamo di averlo per la Juve. Per Pellegrini ci vuole ancora un po' di tempo, Dzeko è più avanti di El Shaarawy".

Che tipo di allenatore sei nel rapporto con i calciatori?
"Sono equilibrato con i calciatori. Ci vuole il rispetto dei ruoli, ovviamente. In alcuni momenti si può creare un buon rapporto, poi i discorsi che vengono da fuori lasciano il tempo che trovano. La coerenza la devi avere all'interno dello spogliatoio. Dico sempre loro che non mi possono mai rimproverare una promessa. La schiettezza e la sincerità pagano sempre, anche se a volte possono dare fastidio".

Schick?
"Mi aspetto di più da lui come lui si aspetta di più da se stesso. Sta a lui dare le risposte importanti ora".

Il tecnico del Viktoria Plzen ha detto che sta facendo vedere la partita della Roma contro il Cagliari
"Gli ha fatto vedere gli ultimi 10 minuti, se vuole dare un messaggio positivo alla squadra. Io invece farò vedere la gara di andata. Questa è una battuta ma se un allenatore fa vedere gli ultimi 10 minuti trova degli errori sui nostri aspetti mentali e sono scelte per creare positività intorno alla squadra. Lo farei anche io al posto suo".

Riccardi potrebbe giocare domani?
"Lui è convocato dalla Primavera, che ha una gara importante in Youth League e non è il momento di mettere dei giovani adesso. I ragazzi vanno messi quando c'è un contesto positivo, non è il momento ora. Lui ha delle qualità in prospettiva e non è l'unico".

La condizione fisica di Pastore permette di farlo partire dal primo minuto?
"Devo valutare tra stasera e domattina. Lui è l'unico che potrebbe giocare dall'inizio, tra quelli che hanno recuperato. Nel caso, non potrebbe giocare ovviamente tutti 90 minuti"

Queste le dichiarazioni di Cristante:

Come stai vivendo il ritiro?
"Succedono queste cose nel calcio. Il ritiro è servito per stare di più insieme e lavorare meglio. Dobbiamo solo dimostrarlo in campo".

Sei cresciuto nelle ultime gare
"Ho sensazioni buone, sto continuando a lavorare e a crescere perché non bisogna mai accontentarsi. Ogni tanto c'è bisogno di un periodo di ambientamento ma se si lavora alla fine si arriva sempre all'obiettivo".

L'impatto con Roma è stato più difficile del previsto?
"Ogni stagione è a sé. L'unica cosa sicura è il lavoro e, prima o poi, i risultati arrivano".

Hai giocato in Repubblica Ceca quando eri al Milan. Come sei cambiato da allora?
"Sono diverso sotto tutti i punti di vista. Ero un ragazzino che veniva dalla Primavera".

Qual è la motivazione più profonda che avrete domani sera?
"Le partite di Champions sono sempre belle e importanti. Visto poi il nostro momento, diventa ancora più importante per trovare continuità di risultati e di gioco".

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