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CONFERENZA STAMPA SPALLETTI: "Out Gyomber, Falque e Ucan. Finalmente la moviola in campo ma serve il tempo effettivo"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 16-04-2016 - Ore 12:46

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CONFERENZA STAMPA SPALLETTI:

Domani, domenica 17 aprile alle ore 12:30, la A.S. Roma affronterà a Bergamo l'Atalanta di Edy Reja.

Ecco le parole di Luciano Spalletti, mister giallorosso, alla vigilia del match durante la conferenza stampa con i giornalisti:

Il mister giallorosso ha reso noto il bollettino medico. Out Gyomber, Iago Falque e Ucan.

Cosa cambia giocare alle 12.30? Ci saranno maggiori difficoltà?
"Noi ci alleniamo di solito vedendo spesso spezzoni di video alle 12 e per noi è ottimale quell'orario, poi guarda, ti dico che da quando sono stato in Russia ho imparato delle cose e una di quelle è che una volta siamo andati a giocare a Tomsk, in Siberia, 4 ore di volo e 5 di fuso orario. Si giocava alle 12, ma in realtà erano le 8 mattina, per cui lì mi hanno insegnato che si può giocare a qualsiasi ora e questo si deve apprendere e trasferire nel nostro campionato, ci sono delle necessità dettate dalle tv, dobbiamo essere sempre pronti a tutte le ore, per non andare a dirti quello che è successo a Vladivostok, 9 ore di aereo e 10 di fuso orario. La partita penso sia differente da quella contro il Bologna, l'Atalanta è una squadra quadrata, che tenta di usare quelle che sono le sue qualità, Reja è bravo e pragmatico, sa tirare fuori il meglio dalla sua squadra, i suoi attaccanti sono veloci e attaccano l'esterno, sarà una partita giocata e aperta".

Cosa ne pensa della sperimentazione della moviola in campo?
"Finalmente, sono d'accordissimo. È giusto così, che le squadre abbiano ciò che hanno meritato dentro la partita, anzi metterei qualcosa in più, tipo il tempo effettivo, non se ne può più, ci vuole per la bellezza dello spettacolo anche 5 sostituzioni, una per il portiere va sempre tenuta, 5 sostituzioni magari alla fine del primo tempo, quando c'è il tempo effettivo non si spezzetta troppo, nell'ultima partita noi 68% possesso palla e 15% Mirante, quello è spezzettamento. La squadra bisogna ribaltarla per la bellezza del pubblico e della squadra, magari ci sono giocatori che sono bravi e serve per vedere la forza che ha un team". 

Un giudizio tecnico su Inter-Napoli? Ci saranno 60.000 spettatori stasera, ma l'Olimpico è semivuoto e domani non ci saranno i tifosi. Quanto incide tutto questo?
"Inter-Napoli sarà una partita aperta, la mentalità è quella, vogliono vincere entrambe ed entrambe giocano bene con individualità forti, non pende da nessuna parte la lancetta. Il pubblico? È quello che abbiamo visto a Liverpool, stadi pieni, ecco perché ho parlato di progetto stadio pieno, vorrei che tutti parlassero in questa direzione, anche chi ha più possibilità, poi del perché di quello che ci riguarda, ho tentato di dire qualcosa e anche sbagliando, perché non so bene le cose o le discussioni che ci sono state, ho tirato in ballo nomi in maniera sbagliata, non so bene la dinamica di ciò che sia avvenuto, certo è una penalizzazione importante per squadre come la Roma, se noi avessimo uno stadio di come ne vedo tanti durante le partite in Europa o in Italia, avremmo sicuramente qualcosa in più da proporre dentro la partita stessa, sarebbe una spinta importantissima però bisogna prendere atto della situazione e non andare a creare degli alibi, siamo forti e dobbiamo vincere le partite come fatto spesso ultimamente".

Dzeko tornerà titolare? Totti sarà proponibile anche in trasferta?
"Dzeko è un calciatore forte, che ha avuto un momento di difficoltà perché aveva questo risentimento muscolare, lo userò se non verranno a galla situazioni muscolari particolari. Totti è un altro calciatore forte, che tengo in considerazione quanto Dzeko".

Sorpreso dalla riduzione della squalifica di Higuain?
"Persino in Parlamento è arrivata? Noi dobbiamo essere bravi a saper valutare da un punto di vista nostra, da dove lavoriamo qua da Trigoria, se io avessi un giocatore squalificato, la Roma avrebbe comunque dovuto vincere, non l'avrei fatto pesare troppo questa assenza, a noi non cambia niente se giocherà con noi, noi siamo la Roma ed è bene che il Napoli usi i giocatori che ha contro di noi, noi dovremo dimostrare di essere più bravi a prescindere da chi gioca, si tratta di avere convinzioni delle proprie forze, sarebbe una debolezza sperare che possa mancare qualcuno perché se quel qualcuno gioca noi non potremmo vincere".

Contatto con De Laurentiis in estate?
"Ho parlato con tanti durante l'estate, se accetto questo tipo di domanda faccio la stessa cosa che non debbono fare i calciatori ora, ci sono voci di amici, sussurrate o che sai solo tu o io, conta solo quello che so io, del mercato e di altro. Ci sono tanti tipi di voci, una volta daremo un nome a tutti i tipi di voci, fino a giugno si lavora tutti insieme, sono loro che hanno il contratto in mano, tutte queste voci hanno un significato, per quanto mi riguarda non ci sono voci, il risultato è la Roma e basta. Non mi interessa quello che è stato in precedenza, voglio parlare di quello che è fondamentale per noi, la voce di De Laurentiis, se gli dò adito, creerà solo disturbo".

Non ti era garbato De Laurentiis?
"Non mi interessa, mi interessa solo parlare di quello che è fondamentale per noi in queste partite. Se a questa voce do adito può creare solo disturbo, per cui..".

Come ha visto De Rossi? Giocherà con la Roma anche la prossima stagione e sarà uno dei pilastri?
"In quel ruolo lì, Keita ha fatto sempre bene. De Rossi sta rientrando in forma e sta facendo vedere ciò che può dare e sta rientrando anche Kevin che ha bisogno di tempo. Vuol dire che se lo metti non riesce a fare 90' in un certo modo ma dovrebbe farli, è difficile fare valutazioni, si cerca di farle per il bene della squadra. Bisogna essere attenti, le voci sono tanti, dobbiamo pensare ai nostri obiettivi attuali, a fine campionato se me la rifai ti risponderò a questa domanda".

Ci sono stati 9 cambi di allenatore in Serie A. Si dà sempre meno tempo agli allenatori o è giusto così?
"I numeri sono imbarazzanti se uno li prende, l’allenatore deve essere pronto a subentare o ad essere sostituito. Mi dispiace che a Sinisa non sia stata data la possibilità di giocare una finale che si era conquistato, ma non so bene la situazione. Sinisa è uno di carattere, uno forte, farà una bella carriera. Prima parlavamo delle opzioni a centrocampo: io sono un allenatore che non ha sentimento, senz’anima, solo un’attenzione, quella dei risultati della Roma. Secondo me Sinisa nel suo modo di lavorare lo sento simile".

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