CONTE: "Le parole di Totti? Chiacchiere da tifosi. Noi siamo i più forti"

"Quando ci sono chiacchiere da bar e da tifosi, bisogna prenderli col sorriso. Non ci sono risposte da dare a chi fa questa affermazioni. Anzi, le uniche risposte sono quelle da dare sul campo". Così il tecnico della Juventus, Antonio Conte, nella conferenza stampa che precede il big match di domani a Torino con la Roma, ha risposto a distanza alle frasi di Francesco Totti (aveva detto: "La Juve ha sempre l'aiutino").

NOI PIÙ FORTI — "Anzi, io insegno ai calciatori, a chi lavora con me, a chi mi frequenta, che le risposte vanno date sempre sul campo, perché il campo rende giustizia sempre a tutto e a tutti. E dico che in due anni e mezzo il campo ha reso giustizia alla squadra più forte".

SULLA PARTITA — "Sicuramente ci saranno in campo due squadre che vorranno vincere. E' inevitabile che ci saranno delle strategie tattiche, utilizzate sia dalla Juve sia dalla Roma, e che le parole se le porterà via il vento. Poi ci saranno i fatti, si dovrà vedere sul campo chi avrà più voglia di vincere, chi avrà adottato la tattica migliore per vincere. Ripeto, il campo è sempre quello che parla, le chiacchiere stanno a zero e servono solo ad alimentare polemiche e a creare delle situazioni che non hanno niente a che fare col calcio".

LE POLEMICHE — "Stiamo cercando di cambiare questo calcio, però mi sembra che non si voglia fare, perché ogni partita è accompagnata sempre da qualche polemica e sembra che la polemica sia più importante della partita. Questo è il calcio in Italia, oggi. La polemica sembra più importante della partita, ecco".

PERCORSI SIMILI — "Se uno fa una riflessione attenta, si rende conto che il percorso della Juve e della Roma è molto simile: la Juve ha iniziato tre anni fa con me, e la Roma con Luis Enrique. In tre anni noi abbiamo vinto due scudetti, due Supercoppe e ora siamo in testa alla classifica, quindi penso che abbiamo bruciato veramente le tappe. La Roma ha avuto più sfortuna, forse meno bravura nel mercato, nella scelta degli uomini per questa ristrutturazione, ma non dimentichiamo che la Roma in questi ultimi tre anni è forse la squadra che ha fatto maggiori investimenti, ha cambiato se non sbaglio, il primo anno undici giocatori con Luis Enrique, il secondo anno nove e il terzo anno ancora dieci-undici, a testimonianza che c'è un progetto serio, che non è facile. Perché qui alla Juve oggi parliamo di una squadra che viene da due scudetti e si dimentica da dove si arriva. Oggi tutto viene semplificato alla Juventus: ma non è così, sono solo due anni che siamo tornati a vincere, non sbagliando praticamente niente".