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De Lillo: "Stadio? Berdini ha detto chiaramente che questo progetto non lo vuole"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 18-11-2016 - Ore 19:10

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De Lillo:

Fabio De Lillo, consigliere regionale Lazio per Cuori Italiani, è intervenuto nel corso della trasmissione La Signora in Giallorosso per parlare del futuro Stadio della Roma:

Cosa è successo in Regione con l’audizione di Berdini?
"E’ successa una cosa importante e Berdini lo ha dichiarato, è la prima volta che parla dello Stadio della Roma. Fino ad ora avevano estrapolato dichiarazioni qua e la secondo lui. Oggi per la prima volta ha parlato ufficialmente in un luogo istituzionale dello Stadio della Roma e ha detto chiaramente che questo progetto non lo vuole. Alla riunione erano presenti Berdini, come Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Civita, come Assessore all’Urbanistica della Regione Lazio, e la Commissione Urbanistica di cui faccio parte".

Il documento del Mibact?
"Il parere della Soprintendenza dei Beni Culturali è un parere che lascia il tempo che trova. Il Mibact fa parte della Conferenza dei Servizi e non può dare un parere vincolante, di vincolante lì non c’è nulla, c’è qualche baracca, non c’è nulla da proteggere. La Vela di Calatrava a Tor Vergata e le Torri dell’Eur non sono state fermate e si vedono…"

Le parole di Berdini sono state molto dure…
"A me è parso che Berdini parlasse da urbanista, è una sua opinione e va rispettata, è una persona senza dubbio adorevole. Ma una sua opinione, è un’opinione della neo-Giunta capitolina. In 30 anni di politica amministrativa ci ho capito poco, ma una cosa che è il fondamento della democrazia degli enti locali è l’unicità dell’amministrazione. Cioè non è pensare che un’iniziativa, che è stata pensata con la Giunta Alemanno, continuata poi con la Giunta Marino e che vede il termine con questa giunta, possa essere azzerata nella fase conclusiva perché è arrivato un nuovo assessore. Berdini è arrivato tardi. Il suo parere può andar bene se in futuro la Lazio, la Virtus o qualsiasi altra società vuole fare un nuovo progetto. Lui se sarà ancora in carica potrà dire il suo parere".

Il parere politico può essere rimesso in discussione?
"Lui ormai deve dire solo se gli piace o no. Lui o più che altro l’Assemblea Capitolina. Dobbiamo distinguere i due organi. Lui è assessore della giunta, il parere, l’adozione va fatta dalla giunta, cioè coloro che prendono i voti. Berdini con il suo ottimo curriculum è stato nominato assessore. L’adozione finale deve essere presa dall’Assemblea Capitolina, Berdini può dare il suo parere, ma non può modificare il progetto".

Berdini dice che il Comune paga i parcheggi…
"Lui parlava della pulizia. Il progetto lo paga interamente il proponente. Roma Capitale paga zero. La manutenzione verrà compartecipata con le società proprietarie".

I servizi è normale che siano effettuati dal Comune no?
"Certo. Anche adesso la pulizia fuori dall’Olimpico viene pagata dalle società Roma e Lazio. Lui considera la cubatura qualcosa di mitizzato. E’ un investimento privato da 1,6 miliardi di euro".

Berdini ha detto che il progetto non porta benefici al Comune. Ha ragione lui?
"Berdini è stato molto preciso ha detto “Io non sono contrario allo Stadio della Roma, io voglio lo stadio, ma lo voglio con una cubatura minima”. Lui è favorevole alle tribune, alle curve, al campo dice. E’ una cosa inaccettabile, perché è una presa in giro".

Berdini ha detto che il ponte carrabile è inutile…
"E’ una cosa grave".

La Roma paga le tasse quindi la pulizia dei parcheggi è dovuta no?
"Sì, è dovuta per la manutenzione ordinaria. Per la manutenzione straordinaria compartecipa come fa già oggi con l’Olimpico. Berdini parlava di parcheggi dell’Olimpico, ma non ci sono!"

Zingaretti, il presidente della Regione, che dovrebbe fare?
"Oggi più che con Berdini ero arrabbiato con Civita, gliene ho dette di tutti i colori. Civita è l’assessore di Zingaretti. Zingaretti e Civita devono prendersi la responsabilità di portare a termine questo progetto, perché ormai arrivato alla fase finale. Loro, per un fatto politico, dicono di non volersi assumere tutte le responsabilità e vogliono che anche il Comune, con la nuova giunta, metta il suo timbro con un passaggio in Assemblea Capitolina. Questo passaggio rischia di invalidare tutto come abbiamo sentito da Berdini, che è contrario al progetto. Civita e Zingaretti hanno la possibilità di chiudere il procedimento con la Conferenza dei Servizi perché la variazione urbanistica è insita nell’interesse pubblico. Tutte le caratteristiche del progetto vengono decise nella delibera, si possono fare solo se c’è una variante urbanistica, quindi la variante urbanistica è avvenuta in passato. La variante urbanistica c’è già! Ritorno sul fatto dell’unicità dell’amministrazione pubblica, che è una. Non è che cambia quando cambiano le giunte. Quando ero assessore io ho inaugurato dei progetti che sono arrivati dai precedenti assessori, così come quelli che ho portato io sono stati inaugurati dai miei successori. Zingaretti deve prendersi la sua responsabilità. Io posso inchinarmi davanti ad una carriera urbanistica come quella di Berdini, ma oggi pomeriggio in privato ci ho scambiato due parole e mi ha fatto cadere le braccia. Lui è convinto di ritenere che queste modifiche le può fare senza far decadere il progetto. Lui vuole cambiare tutto. Le modifiche non si possono fare".

Cosa pensa Pallotta?
"Sono certo che pensa che lo stadio si possa fare. Sono convinto che se qualcuno si prende la responsabilità di fare quello che deve fare, quindi la Regione deve continuare la Conferenza dei Servizi, al massimo una volta conclusa la Conferenza dei servizi si può portare il pacchetto già pronto all’Assemblea Capitolina e farlo adottare come un voto. A quel punto loro si prendono la responsabilità davanti a tutta Roma di bocciare completamente o di approvare questo progetto. Questa soluzione è la più gradita alla società".

E’ possibile che giovedì prossimo venga interrotta la Conferenza dei Servizi?
"Io penso proprio di no. Questo stadio avrà un effetto pari a due volte e mezzo quello dell’Expo".

La questione barriere in Curva Sud?
"Io ho fatto molto per questa questione. Ho cercato di avvicinare la società al nuovo prefetto Basilone e al Ministro degli Interni per cercare di risolvere questo benedetto problema, la situazione è vergognosa. Per ora è un fallimento questo tentativo. Ho fatto più volte interrogazioni regionali e poi parlo direttamente con il Ministro degli Interni. Lui si mise a disposizione per risolvere questo problema facendomi incontrare la Basilone, che ha poi incontrato la società. La società sta facendo tantissimo per risolvere questa situazione, ve lo assicuro. Il presidente della Commissione Sport di Roma Capitale, che è un membro del Movimento 5 Stelle, dice che adesso si deve andare avanti con la divisione della Curva Sud perché i reati sono diminuiti. E ci credo, nessuno va più allo stadio. Questa situazione va ribaltata. I tifosi sono tornati allo stadio e non sta succedendo nulla, oltre al comportamento che tengono in trasferta. Quindi la promessa che il Questore aveva fatto sul fatto che se i tifosi fossero tornati allo stadio e non sarebbe accaduto niente lui avrebbe tolto le barriere va mantenuta. Il Questore dovrebbe essere ammorbidito su questo fatto".

Altre cose sullo Stadio della Roma?
"Berdini non ha parlato delle troppe cubature, ha parlato di alcune opere pubbliche che la Roma dovrebbe fare, e per quali si giustificano le cubature, che sono inutili. Queste sarebbero il nuovo ponte sul Tevere che è ad un chilometro di distanza dal Ponte dei Congressi, che dovrebbe essere realizzato con i soldi pubblici, lui dice che non si è mai visto che ad un chilometro di distanza si costruisca un nuovo ponte, quando Roma è piena di ponti ogni cinquecento metri; altro aspetto è la metro B, che lui ritiene che non possa essere sfioccata perché creerebbe disagio. Effettivamente è vero, ma lui non sa che nel progetto approvato come opzione alternativa alla metro B c’è anche la famosa Roma-Lido, conosciuta in tutta Italia, è la linea peggiore in Italia, ha vinto il premio Caronte. La Roma-Lido è una delle opere a scomputo, è un’opera necessaria, fondamentale. Terza cosa non vorrebbe il nuovo ponte per il raccordo, lo svincolo. Lui diceva “Leviamo un ponte e quindi abbassiamo una torre, leviamo la metro B e abbassiamo un’altra torre, leviamo un’altra torre ancora levando lo svincolo del raccordo".

Fonte: La Signora in Giallorosso

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