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Destro non la smette più, Bastos ha appena cominciato. Così la Roma blinda il 2° posto

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 31-03-2014 - Ore 15:00

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Destro non la smette più, Bastos ha appena cominciato. Così la Roma blinda il 2° posto

La Roma vince col Sassuolo e rimane a +6 dal Napoli. I giallorossi partono subito forti e dopo 16’ sono già in vantaggio. Nel primo quarto d’ora, la squadra di Rudi Garcia crea almeno 3 occasioni da gol nitide ma una volta Mendes anticipa Destro al momento di mettere la palla in rete, un’altra volta Cannavaro si oppone al tiro a botta sicura di Pjanic ed in un’altra circostanza, la difesa neroverde riesce a salvare in extremis. Al quarto tentativo, però, i romanisti segnano la prima rete grazie ad un meraviglioso recupero di Nainggolan, che sradica il pallone dai piedi di un distratto Missiroli e lo serve a Destro, che parte da posizione regolare, entra in area e solo davanti a Pegolo, lo supera con pallonetto che non lascia scampo all’estremo difensore emiliano. Decimo centro in stagione per Mattia Destro, giocatore molto sottovalutato ma che ha la migliore media-gol dell’intera serie A. Da quel momento, la partita cambia: la Roma sembra appagata dal risultato e lo controlla con una fitta rete di passaggi ma raramente si fa pericolosa dalle parti di Pegolo. Sono i padroni di casa a farsi vivi ripetutamente dalle parti di De Sanctis anche se non arrivano veri e propri tiri che possano creare grattacapi al numero 26 romanista.

L’azione che avrebbe potuto cambiare il corso della gara si sviluppa al 36’, quando l’arbitro Rizzoli intercetta un passaggio di De Rossi e fa partire il contropiede del Sassuolo, la sfera arriva a Sansone, che contrastato da Benatia, cade in area di rigore. A quel punto, nasce una discussione di 4’, poiché il direttore di gara cambia decisione 3 volte in pochi istanti. All’inizio aveva lasciato proseguire l’azione, visto che non aveva ritenuto l’episodio da sanzionare ma poi su suggerimento dell’addizionale di porta, ha assegnato la massima punizione in favore degli uomini di Di Francesco. Quando sembrava che si dovesse battere il calcio di rigore, nuovo colpo di scena, Rizzoli ci ripensa e fa scodellare il pallone a 2 nell’area romanista. Molti hanno avuto il sospetto che dietro alla decisione finale ci fosse stato qualcuno che abbia visto la moviola ed abbia suggerito a Rizzoli di non assegnare il rigore.

 

Non sappiamo se ciò sia realmente accaduto ma in ogni caso, se ci fosse stata la moviola in campo, si sarebbe perso meno tempo e si sarebbe fatta maggiore chiarezza. Altro elemento che ha fatto discutere è quello riguardante lo stesso arbitro che ha chiesto al diretto interessato (Sansone, ndr.) se si fosse buttato o se avesse veramente subito il fallo. Come si può domandare ad un calciatore che si sta giocando la salvezza una cosa del genere? E come si può assegnare o meno un rigore in base alle parole di un calciatore andando eventualmente a punire una squadra che si sta giocando il titolo o quantomeno la qualificazione diretta alla Champions League? Se il signor Rizzoli è il miglior arbitro italiano ed il nostro rappresentante ai prossimi mondiali, ci sarà molto su cui riflettere ed in primis dovrebbero farlo gli organi preposti. Tornando alla gara, la Roma ha continuato sulla falsariga di quanto avvenuto dopo il gol del vantaggio e sia questa voglia controllare piuttosto che affondare sia quell’episodio, hanno portato il Sassuolo ad avere maggiore rabbia e quindi gli emiliani hanno attaccato con più convinzione ma senza centrare mai lo specchio della porta se non con tiri da molto lontano ed assolutamente velleitari. Nella ripresa, qualche occasioni più interessante il Sassuolo l’ha creata soprattutto quando Di Francesco ha inserito una quarta punta come Zaza, che ha allargato il gioco dei padroni di casa e ha permesso a Sansone e Berardi di tirare con più frequenza. A differenza dell’andata, dove sono bastati 2 tiri agli emiliani per far gol, questa volta è mancata la precisione e quindi la rete del pareggio non c’è stata. A 12’ dalla fine è entrato Totti al posto di Destro e la Roma tenuto con più facilità il pallone e Taddei, entrato al posto di Pjanic, ha aiutato maggiormente il centrocampo in fase difensiva e proprio da un bel recupero del brasiliano sulla trequarti ha permesso alla Roma di raddoppiare. Il capitano giallorosso ha servito Bastos, subentrato ad uno stanco Gervinho, che ha realizzato il suo primo gol con la Roma dopo esser entrato in area di rigore ed aver fatto partire un bel diagonale, che Pegolo non è riuscito ad intercettare.

La Roma vince il suo ventunesimo incontro in campionato e mercoledì avrà l’occasione di allungare ulteriormente sul Napoli, vittorioso contro la Juventus nel posticipo. In questo momento, i bianconeri sono a +11 ed al massimo il distacco arriverebbe a +8, difficile riuscire a colmarlo ma Garcia ci crede ancora e così i suoi giocatori.

Appare, invece, più semplice mantenere la seconda piazza poiché andando a +9 dai partenopei a 7 giornate dalla fine e con gli scontri diretti a favore, dovrebbe succedere l’inimmaginabile. Diventa fondamentale la gara contro il Parma, reduce da 2 sconfitte consecutive dopo aver mantenuto la sua imbattibilità per 16 incontri, avversario da non sottovalutare e da rispettare ma, battendolo, la Roma avrebbe lo slancio giusto per il finale di stagione.

 

Fonte: Massimo de Caridi

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