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Di Francesco: "Mi piace vedere una squadra all'attacco. Col Chelsea 2 punti persi"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 21-10-2017 - Ore 13:16

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Di Francesco:

Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, era presente quest'oggi dalle ore 13:15 in conferenza stampa alla vigilia del match col Torino in programma domani alle ore 15 allo stadio Gran Torino. Queste le sue dichiarazioni:

Gerson a Stamford Bridge e l'atteggiamento con il Chelsea: quanto conta il coraggio nel suo calcio?

"Per fare una partita del genere, se non hai coraggio.. Magari ti può andare anche bene, ma mi piace vedere una squadra all'attacco. Dobbiamo migliorare alcuni meccanismi anche difensivi, ci sta di recuperare palla ma anche di riperderla subito. Palleggiando tanto si rischia di perdere palla, se si pensa di non sbagliare... Sbagliando meno si rischia meno, ma l'errore ci può stare".

Che partita si aspetta a Torino?

"Difficilissima, veniamo da una bella partita ma per me quelli con il Chelsea sono 2 punti persi. Sarà una partita complicata contro una squadra vogliosa di farci male e il Toro non è molto distante da noi, ha perso solo una partita".

Nelle partite non vinte la Roma meritava di più. La preoccupa?
"A Bergamo abbiamo vinto producendo poco. È vero che bisogna vincere le partite sporche, ma in questo ambiente non sono contenti quando succede. Ma danno morale, forza, costanza. A partire da domani, ma mi piace portare avanti un determinato tipo di atteggiamento. Dopo il secondo tempo di Napoli, che ho fatto rivedere in TV, l'atteggiamento è stato subito riportato. Non dobbiamo essere presuntuosi, ma far capire che lavorando insieme possiamo toglierci soddisfazioni".

Schick convocato?
"Non è al top della convinzione, ma è probabile che lo porterò"

Come cambia la Roma con Gonalons?
"Ci sono differenze con De Rossi. Uno ha una gamba differente, l'altro è nettamente più preparato tatticamente. Quando sono arrivato qua ho detto che volevo due titolari per ruolo, per me sono due titolari che si alterneranno. In questa partita ritenevo opportuno far giocare Gonalons, che ho visto benissimo dopo il Qarabag, per cui era stato criticato. Esistono i giocatori che sbagliano meno, non quelli che non sbagliano mai e lui ha dato una risposta importante. L'Atletico Madrid ha dato forza a quel risultato".

Con l'assenza di Manolas e fino al rientro di Emerson ha 4 mancini. In quale dei ruoli può rappresentare un'alternativa Moreno?
"Moreno potrebbe anche partire titolare, o domani o la prossima. Sta lavorando bene, veniva da un campionato dove si giocava con l'uomo e io non lo voglio. Non è escludo che possa giocare domani o col Crotone. È in partita".

Ha parlato ai giocatori per gestire il momento, per far capire che la partita di domani forse è più importante?
"Devo convincere più l'ambiente che i giocatori. Bisogna capire che ogni partita è differente, che questa volendo è più difficile. Per me lo è nettamente, dal punto di vista mentale, è la prima cosa che ho detto. Dobbiamo stare attenti ad approcciare a questa gara, in cui potremo essere un po' sporchi, ma dovremo essere bravi a restare in partita".

Come si spiega la differenza di approccio tra Napoli e Chelsea?
"Da fuori potete valutare quello che volete, ma non potete credere che abbiamo sottovalutato il Napoli. La differenza è stata nell'approccio, non nella considerazione. Questo scatta a livello mentale, si è parlato solo del Napoli, ma nel secondo tempo siamo stati più aggressivi, recuperando il doppio dei palloni, prendendo come al solito un palo e una traversa. Il secondo tempo col Napoli e i 90' col Chelsea devono essere un punto di partenza per dare continuità di prestazione".

Lei ha avuto a che fare con Batistuta, ora sta allenando Dzeko che ha fatto un po' rivedere l'attaccante argentino. I due possono essere paragonati? Che caratteristiche non avevano vicendevolmente?
"Sarei partito dalle caratteristiche, sono totalmente differenti. Bati è un giocatore che viveva in area di rigore, più potente, colpiva con grande forza. Edin ha grandi qualità tecniche, gioca con la squadra. Edin ha unito le due cose, lo porta avanti con continuità. Quello che mi è piaciuto è stata la predisposizione a giocare con la squadra, ad aggredire per tutta la gara. Le qualità che ha non gliele leva nessuno. Se lo devo paragonare per fare il titolone, lo farei con van Basten, con le dovute proporzioni - scrivetelo -, mi auguro che possa diventare vincente come lui".

L'UEFA ha aperto un provvedimento disciplinare: cosa ha sentito?
"È stata una serata splendida dal punto di vista del tifo, anche noi abbiamo trascinato i tifosi. Ho sempre detto ai ragazzi che siamo determinanti negli atteggiamenti, la squadra è sempre uscita tra gli applausi, significa che la gente apprezza quello che diamo. E questo deve essere costante. Per quanto riguarda i buu, non ho sentito assolutissimamente niente, è stato un fulmine a ciel sereno. Rüdiger è stato nel nostro spogliatoio prima e dopo. Ero molto concentrato sulla gara, io sono uno che queste cose le nota, mi danno fastidio".

La Roma non viene ancora considerata pronta per lottare per il titolo. Secondo lei questa è una squadra che può farlo?
"Non voglio dire niente, lottare per niente, voglio continuare a giocare e mettere in campo queste prestazioni. Nella vita ci vuole equilibrio e devo cercare di mantenerlo. Non significa arrendersi, grande consapevolezza, lavorare sottotraccia e dare fastidio a tutti. Bisogna portare a casa tre punti domani, è l'obiettivo primario. Il resto sono chiacchiere".

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