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Dimissioni Galliani, le dichiarazioni del mondo del calcio

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 29-11-2013 - Ore 18:03

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Dimissioni Galliani, le dichiarazioni del mondo del calcio

Quest'oggi, l'ad del Milan, Adriano Galliani, ha annunciato le sue dimissioni dopo quasi trent'anni di attività. Queste le dichiarazioni di alcuni rappresentanti del mondo del calcio:

Giancarlo Abete - Presidente Figc

«Un Milan senza Galliani? Ha annunciato le dimissioni e fa un grande effetto perchè arrivano dopo un periodo lungo ricco di successi, il Milan è la squadra più titolata a livello mondiale e i numeri hanno un significato quantitativo e qualitativo. Fa un grande effetto come fa effetto che Massimo Moratti che sarà premiato lunedì nella Hall of Fame abbia lasciato la presidenza dell'Inter. Il calcio a certi livelli ci ha abituato a situazioni più tradizionali - ha continuato il numero uno del calcio italiano nella conferenza stampa al termine del consiglio federale della Figc -. Alcuni dirigenti ci hanno accompagnato per tanti anni. Sono stati un riferimento per tutti noi ma poi ti accorgi che le situazioni sono in evoluzione anche sui versanti delle dirigenze calcistiche e delle proprietà delle squadre». Abete ha ricordato che lunedì a Firenze si svolgerà la terza edizione della 'Hall of Fame del calcio italianò in cui entreranno lo stesso Moratti, assieme a Fabio Capello, Franco Baresi, Gabriel Batistuta, Gianni Rivera, Sergio Gonella e Cesare Gussoni. «Galliani è stato il primo dirigente sportivo di una società che è stato premiato. Questo riconoscimento condiviso dalla federazione, ma nell'autonoma decisione dei direttori delle testate giornalistiche, sta a testimoniare le qualità del dirigente per i successi ottenuti nel Milan, un apprezzamento di ieri e oggi, non in termini formali a cui mi unisco anche io».

 

Claudio Lotito - Presidente S.S. Lazio

«Galliani è un grande dirigente con il quale ho un rapporto di amicizia. Condividiamo alcune scelte di strategia politica in Lega Calcio e sicuramente, visti il suo know-how e la sua professionalità non avrà problemi di collocazione. Mi auguro che comunque nell'interesse del calcio italiano, del Milan e suo si trovi una soluzione che contempli le esigenze di tutti. Lo prenderei alla Lazio? È un ragionamento che è fuori luogo. Bisogna vedere se lui fosse disponibile a venire. La maggioranza confermata in Lega Calcio è consistente e non risicata e si basa non sulle persone ma sul numero dei votanti. Non penso poi che la politica del Milan, qualora dovessero cambiare i rappresentanti, sia difforme rispetto alla posizione ricoperta attualmente».

 

Luciano Moggi a Radio Sportiva

"Nel 2006 avevo preso il posto di Galliani. Ero stato convocato a Palazzo Grazioli da Silvio Berlusconi e trovammo l’accordo. Poi per via di Calciopoli non se ne fece più nulla. Io vedo Galliani come presidente di Lega perché per fare grande un movimento c’è bisogno di persone che conoscano il mondo del calcio".

 

Renzo Ulivieri - Presidente Assoallenatori

«Il calcio perde un dirigente importante, che ha fatto la storia del Milan e del calcio italiano. Dimissioni? L'hanno obbligato...Da come è andata la vicenda penso che non potesse farne a meno. Io contrario alla decisione? No, certe decisioni spettano alla società».

 

Damiano Tommasi - Presidente Aic

«Quella di Adriano Galliani è una scelta che fa discutere. È un dirigente che per oltre 20 anni ha ricoperto un ruolo importante non solo al Milan ma nel calcio italiano. È un dirigente navigato ed esperto, queste scelte fanno sempre discutere»

 

 

Fonte: Ansa

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