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Ecco i migliori talenti del '97, c'è anche Ponce

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 04-06-2015 - Ore 16:55

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Ecco i migliori talenti del '97, c'è anche Ponce

La Juve è forte su Embolo, l’Inter ci prova per Coric. Nomi magari sconosciuti per la maggior parte dei tifosi, ma molto noti a chi segue il calcio giovanile. Sono infatti tra le migliori giovani promesse del futuro a livello mondiale. Scopriamo meglio perché, analizzando i minuti giocati e le loro quotazioni. Abbiamo ordinato i giocatori nati nel 1997 per i minuti giocati, moltiplicando per 1,5 i minuti di chi ha giocato in Premier, Liga, Bundesliga e Serie A, dimezzando i minuti di chi ha giocato in altri campionati che non siano quello portoghese, francese, croato, russo, olandese, ucraino, belga e turco.

1. Tielemans (Anderlecht) - 6313 minuti

2. Embolo (Basilea) - 2761

3. Vlasic (Hajduk) - 2440

4. Ruben Neves (Porto) - 1806

5. Coric (Dinamo Zagabria) - 1726

6. Ponce (Newell’s, Roma) - 1713

7. Cook (Leeds) - 1507,5

8. Malcom (Corinthians) - 1470

9. Manea (Viitorul) - 1432

10. San Emeterio (Racing Santander) - 1364


Questa invece la classifica per minuti complessivi:

1. Tielemans (Anderlecht) - 6313

2. Cook (Leeds) - 3015

3. Manea (Viitorul) - 2864

4. Embolo (Basilea) - 2761

5. San Emeterio (Racing Santander) - 2728

6. Dragowski (Jagiellonia Bialystok) - 2577

7. Vlasic (Hajduk) - 2440

8. Kownacki (Lech Poznan) - 2402

9. Bjordal (Aalesunds) - 2295

10. Vallejo (Zaragozza) - 2229


Ora i giocatori ordinati per il valore secondo Transfermarkt:

1. Tielemans (Anderlecht)

2. Embolo (Basilea)

3. Ponce (Newell’s, Roma)

4. Malcom (Corinthians)

5. Gerson (Fluminense)

6. Ruben Neves (Porto)

7. Enes Unal (Bursaspor)

8. Coric (Dinamo Zagabria)

9. Roberts (Fulham)

10. Bonazzoli (Inter)

Tra quelli che non hanno giocato ancora molto in prima squadra, oltre a Bonazzoli, vanno sottolineati: Solanke, Isaiah Brown, Gabriel Jesus, Ould-Chikh, Saint-Maximin, Zelalem e Adam Armstrong. Ma vediamo meglio ruolo per ruolo.

PORTIERI - Ha già giocato 29 presenze in prima squadra il polacco Dragowski dello Jagiellonia Bialystok. È lui il baby portiere che ha giocato di più. Lo segue il serbo del Vojodina, VanjaMilinkovic-Savic, a 19. In Italia c’è Meret dell’Udinese, considerato anche più forte di Scuffet (1996): è stato già convocato da Conte per uno stage in nazionale. Ma sono da tenere d’occhio anche Audero della Juve e Alastra del Palermo. All’estero, Konigsmann: era il portiere della Germania agli Europei Under 17 dell’anno scorso.

DIFENSORI - Il record-man di presenze è il rumeno Cristian Manea, del Viitorul: addirittura 34. E seguito anche dal Chelsea, un jolly difensivo che può giocare sia a destra che da centrale. Un altro rumeno è Dragos Nedelcu, difensore centrale, anche lui del Viitorul, un club che punta molto sui giovani e gli ha fatto giocare 18 partite. Nella seconda divisione spagnola, spicca Jesus Vallejo, centrale del Zaragozza con 29 partite sulle spalle. Al Charlton, in Championship, è spesso titolare l’inglese Joe Gomez: 24 partite, grande forza fisica e personalità, aveva fatto bene l’anno scorso all’Euro U17. In quel torneo aveva giocato bene anche Benedikt Gimber della Germania. Tornando in Spagna, ma in Liga, 9 presenze per il terzino sinistro del Villarreal Adrian Marin. Un nome esotico è Erick Aguirre, terzino (ma anche centrocampista) del Monarcas in Messico, così come il centrale Erik Palmer-Brown del Kansas City. In Italia, tra gli stranieri c’è il terzino sinistro della Roma Anocic, stesso ruolo dell’italiano Dimarco, già lanciato da Mancini qualche minuto contro l’Empoli. Nella Juve il centrale Romagna, mentre l’Udinese ha preso dalla Reggina uno dei migliori: Coppolaro.

CENTROCAMPISTI - Guida Youri Tielemans, che non ha bisogno di presentazioni. I suoi numeri sono pazzeschi. Già 86 partite e 10 gol con l’Anderlecht, ha 18 anni ma è titolare già da 2/3 anni. Anche con esperienza in Champions. E che qualità: visione di gioco, assist, passaggi, anche con un buon fisico. Quasi al suo livello Ruben Neves, esploso l’anno scorso con il Portogallo Under 17 di cui era capitano e poi lanciato titolare nel Porto, dove ha già fatto 37 partite. Davanti alla difesa soprattutto, con personalità, grinta e tecnica. La Juve, ma non solo, ha seguito da vicino lui e Tielemans. Tra chi ha giocato di più, ci sono le 35 presenze di Fede San Emeterio in seconda divisione spagnola con il Racing Santander e le 38 partite di Lewis Cook con il Leeds. Più offensivo è il trequartista Lusamba del Nancy, 5 gol in Ligue 2. Tra i migliori talenti croati Andrija Balicdell’Hajduk, 14 partite e 4 gol in HNL. Ha giocato molto, in Norvegia, l’esterno Henrik Bjordal, dell’Aalesunds. Mentre in Bulgaria 27 presenze per il trequartista del Levski Sofia Bozhidar Kraev. Passiamo per un attimo in Italia: ci sono Minelli e Bangu della Fiorentina, Mandragora (con già alcune presenze in A) del Genoa, Barella (ha fatto benissimo nell’ultima di campionato) del Cagliari, Tulissi dell’Atalanta, Vitale di proprietà della Juve. Nell’Europeo Under 17 dell’anno scorso, oltre a Neves, si erano visti l’inglese Onomah del Tottenham, l’incursore Schuurmandell’Olanda, i tedeschi Henrichs e Max Besuschkow (trequartista), il fantasista Renato Sanches, il baby perno dell’Everton Ledson. Per ultimo, parliamo di uno dei più promettenti, il tedesco-americano Gedion Zelalem: è di proprietà dell’Arsenal.

ATTACCANTI - Breel Embolo, per i numeri che ha, è un livello sopra agli altri: 50 partite e 18 gol con il Basilea. Ma anche Coric, non proprio un attaccante ma un trequartista, si difende bene: 6 gol e 6 assist in 39 partite con la Dinamo Zagabria. La Roma si è mossa in anticipo su Ezequiel Ponce del Newell’s (pagato 5 milioni per il 60% del cartellino), che ha fatto 5 gol in 1713 minuti. L’Italia può contare su uno dei migliori, Federico Bonazzoli dell’Inter: l’anno prossimo giocherà nella Sampdoria, è stato ceduto a 4,5 milioni con recompra entro tre anni a 9 milioni. Non può mancare la scuola brasiliana, con due tra i più giovani del Mondiale Under 20: la maggior parte sono nati nel 1995 o nel 1996, loro nel 1997. Sono Gabriel Jesus del Palmeiras, illuminante in Nuova Zelanda, e Malcom, 2 gol in 26 partite con il Corinthians. Ma soprattutto il fantasistaGerson del Fluminense: lo volevano anche Juve e Inter, ma ora il Barcellona sta vincendo la concorrenza anche del City. Tra i giovani “storici”, quelli più affermati, c’è il turco Enes Ünal, di cui si parla da tempo: 7 gol con il Bursaspor in 1187 minuti. All’Europeo Under 17 a Malta si era fatto notare anche l’inglese Patrick Roberts del Fulham, con il suo sinistro preciso e potente. E qui bisogna aprire una parentesi sugli attaccanti inglesi: due sono del Chelsea, Solanke e Brown (due pupilli di Mourinho, una prima punta molto forte e un’ala di grande talento e velocità), l’altro è Adam Armstrong del Newcastle con 19 presenze in Premier. In Francia c’è un’occasione, Andy Faustin del Valenciennes: potente, alto 1,84 m, con caratteristiche alla Henry. Oltre che l’esterno, tutta tecnica, Saint-Maximin, 17 partite con il Saint Etienne. Un po’ più ‘leggero’ al momento Maxime Lopez del Marsiglia. Obbligatorio un salto in Olanda, patria di esterni d’attacco velocissimi e bravi nel dribbling: sono le caratteristiche di Bergwjin del PSV e Ould-Chikh del Twente (19 presenze). È un’ala anche Nikola Vlasic dell’Hajduk Spalato, 37 partite e 4 gol. Spostiamoci allora dalla Croazia alla vicina Serbia, dove c’è un derby tra Stella Rossa e Partizan: il primo club ha Luka Jovic, 7 gol in 25 partite, il secondo Ivan Saponijc, 5 in 17. Sono due prime punte, come il bomber polacco del Lech Poznan Dawid Kownacki: alto 1,85, ha già segnato 9 gol in 49 partite. Completando il giro del mondo, aggiungiamo l’esterno del Ldu Quito Hancel Batalla (34 partite), l’egiziano Ramadan Sobhy (7 gol in 25), Iseka dell’Anderlecht, Ojo del Liverpool, Borja Mayoral del Real Madrid, l’uruguayano Amaral, il tedesco Ochs e il norvegese del Molde Sander Svendsen, 10 gol in 30 partite. In Italia l’albanese Rey Manaj (Cremonese) è conteso da Juve e Inter. Nella Fiorentina la punta Gondo, nel Milan Luca Vido.

Fonte: Gianlucadimarzio.com

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