EDITORIALE - Caso Venditti, sì alla critica, ma senza esagerare

Antonello Venditti non ama le mezze misure. O lo si ama o può risultare anche antipatico. Leggendo, però, il suo virgolettato prima nelle dichiarazioni fatte pubblicamente a Centro Suono Sport, e poi il giorno dopo sulla carta stampata con il Corsport, quello che emerge è l'evoluzione del tifoso vip romanista. Ovvero diamo addosso alla società a priori, anche se talvolta manca una logica precisa.

La querelle sull'utilizzo delle canzoni "Grazie Roma" e "Roma Roma Roma" sinceramente non regge, così come le sue scuse fatte sul Corsport. Il club può, in qualsiasi momento, infatti decidere di sostituire l'inno con qualsiasi altra canzone (vecchia o nuova che sia). E' un suo diritto ed il fatto che, ancora oggi, vengano diffuse alla stadio "Grazie Roma" e "Roma Roma Roma", non è solo per un profumo vintage, ma perché ricordano tanti bei momenti (non solo sportivi) ai tifosi giallorossi.

Oltre a ciò Venditti è un cantautore e incassa ogni anno migliaia di euro dalla SIAE per i diritti collegati a queste canzoni. Trovo difficile che voglia rinunciarvi per fare un dispetto a Pallotta & soci.

E allora caro Venditti mi permetto di consigliare: sì, facciamo critica, ma non attacchiamoci (come direbbe il mister Claudio Ranieri) al fumo della pipa.

I temi su cui criticare sono altri, come, per esempio, il calciomercato attuale e la mancata presentazione, a due anni dal nuovo corso, di un piano industriale. Così come trovo sinceramente inutile (anche se fa scena) questo sondaggio con i tifosi sullo stadio che vorrebbero vivere.

Facciamo qualche sondaggio in meno e compriamo qualche mattone in più.

Basta andare a vedere a Londra o a Monaco l'Emirates Stadium e/o l'Allianz Arena, per capire come costruirlo e come fare felici i fan.

I sondaggi lasciano il tempo che trovano, come questa polemica sterile messa in campo da Venditti (che alcuni anni fa aveva avuto un altro scivolone per altre ragioni con la terra di Calabria).

ASCOLTA L'AUDIO DELL'INTERVISTA DI VENDITTI A RCS