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(Esclusiva) NADIA COMANECI:" Vi racconto il mio 10 perfetto e alla Roma dico: Congratulazioni, continuate così!"

condividi su facebook condividi su twitter Di: Francesca Ceci 18-11-2013 - Ore 19:30

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(Esclusiva) NADIA COMANECI:

C’era una volta una bambina di 14 anni, uno scricciolo che pesava 39 kg, con il numero 73 sul suo body bianco, un prodigio di muscoli e grazia, che incantò il mondo e se ne tornò dal Canada con 3 ori, un argento, un bronzo e la consapevolezza di essere entrata nella storia dello sport per sempre. 

Inizia cosi la favola di Nadia Comaneci, leggenda mondiale, campionessa rumena che il 18 luglio 1976 a Montreal diventò la prima ginnasta ai Giochi Olimpici ad ottenere un 10 alle parallele asimmetriche. La votazione, dopo la sua stupefacente prestazione, fu addirittura ritardata poiché computer del Cio erano programmati per registrare votazioni fino al 9,99, il "10" non era previsto. Per questo, al posto del 10 fu inserito nel computer il voto 1,00 che fu moltiplicato per dieci volte. 

Fino a quel momento la perfezione non era contemplata. Da quel momento lo fu altre 6 volte, tutte con lei.

La rivista "TIME", la più autorevole in tutti i settori del giornalismo mondiale, la consacrò con una copertina storica e con quel "She's Perfect" che l'avrebbe ricordata per sempre.

Da quel momento lei è il 10: la perfezione assoluta. Un mito nella ginnastica artistica. E' sua la prestazione perfetta, quella inimitabile, La conoscono tutti, in ogni angolo del pianeta, anche senza essersi mai avvicinati alla ginnastica artistica. 

Una vita difficile durante gli anni della dittatura in Romania, poi la fuga negli Stati Uniti dove trova l’amore con Bart Conner, ex ginnasta anche lui. Dalla loro unione nasce Dylan Paul

Insideroma l'ha intervistata in esclusiva e Nadia, disponibile come sempre, ha rivissuto con noi  quel momento che ha cambiato la sua vita e ci ha parlato del suo amore per lo sport. 

Naturalmente, al primo 10 perfetto della storia non potevamo non chiedere di mandare un messaggio a Garcia e ai suoi uomini che hanno centrato un 10 perfetto nella storia del calcio italiano. Leggete cosa ci ha detto...

Sei considerata la più grande ginnasta di tutti i tempi. Se non fossi diventata il mito Nadia Comaneci, cosa avresti voluto fare da grande?

Da piccolissima, prima di Montreal, il mio sogno era quello di diventare un medico

Quanto è importante per i ragazzi praticare uno sport? Si dice spesso che ci sia molta pressione sui giovani atleti, specie da parte dei genitori. Sei d'accordo?

E' importantissimo per i ragazzi, sin da piccoli, praticare sport. Anche provare sport differenti per scoprire quali sono davvero i loro interessi e continuare con uno o due per tutto il tempo in cui è possibile migliorare. Lo sport ci dà grandi lezioni di vita: il lavoro duro, il rispetto per l'avversario, la capacità di concentrarsi e di reagire alla pressione. 

E' vero che, a volte, alcuni genitori forzano i loro figli ma credo che sono molti di più quelli che vogliono che i loro figli si divertano, migliorando la loro salute fisica e mentale. Io sono stata davvero fortunata, i miei genitori mi hanno lasciato molta libertà e non ho sentito mai nessuna pressione. 

Con le tue prestazioni incredibili  tanti giovani si sono avvicinati alla ginnastica. Come ci si sente a sapere che per merito tuo cosi tante persone nel mondo hanno coltivato passione verso questo sport?

Sono molto felice di aver stimolato  desiderio e interesse in tante persone, e allo stesso tempo quel che spero ancora di più è di essere stata capace di mostrare loro quanto io ho avuto indietro da questo sport, le straordinarie opportunità che lo sport può dare. La ginnastica mi ha messo nella posizione di aiutare molte persone, di mostrare che bisogna continuare a lottare e credere nei propri obiettivi indipendentemente dalle battute d'arresto. 

Nadia, torniamo indietro nel tempo: 1976, Montreal. Rivivi per noi di Insideroma quel momento che ha cambiato la tua vita? 

Ricordo molto bene quel momento, era la prima giornata riservata alla ginnastica femminile, avevo lavorato duramente per l'esercizio alle parallele ed ero impaziente di presentarlo, Ricordo che ero più eccitata che nervosa. Mi rendevo conto di essere andata molto bene ma in fase di atterraggio, pensai che nelle prove, ero andata meglio. Mi aspettavo un buon punteggio sì, ma di certo non un 10! Dopo un ritardo piuttosto lungo, apparve il punteggio che compariva come 1,00 perchè i computer erano programmati per registrare punteggi fino al 9,99, il 10 non era previsto. Poi lo speaker di sala ha annunciato un 10 e tutto il pubblico si è alzato ad applaudire. Io sono salita sul podio a ricevere quell'applauso, ma ti confesso che solo dopo ho realizzato quel che avevo fatto..il primo 10 perfetto nella storia

A proposito di 10 perfetto...Nei giorni scorsi in Italia qualcuno ha fatto riferimento a te e al tuo record dopo che la Roma ha realizzato 10 vittorie di fila in altrettante gare di campionato. La Fifa l'ha incoronata "The Perfect Ten", frase che ha segnato la tua vita. Nadia,mandi un messaggio ai tuoi "colleghi" nel calcio?

Prima di tutto, gli dico congratulazioni! Dovete celebrare questo grande risultato, ma anche essere pronti a gestire le grandi aspettative che tutti i tifosi hanno. Continuate a lavorare così duramente e a giocare con grande fiducia, sono sicura che otterrete ancora grandi successi in futuro! E ricordate: i record sono fatti per essere migliorati!

 

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Fonte: d

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