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«Fate i bravi»

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 19-11-2016 - Ore 09:51

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«Fate i bravi»

CORRIERE DELLA SERA (BERGAMO) - TOSCA - L’ultima volta finì con sei ultrà atalantini arrestati in flagranza per danneggiamento, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e lesioni, due minorenni denunciati per gli stessi reati, cinque poliziotti feriti (un funzionario della questura di Bergamo, due sottufficiali di Padova e due appartenenti alla Digos di Roma) e due pattuglie della polizia danneggiate. La sfida Atalanta-Roma nel novembre del 2014 con i capitolini che vinsero in rimonta per 2 a 1 si trasformò fuori dallo stadio in una guerriglia urbana con 100 tifosi neroazzurri che durante la notte, nel tentativo di dare l’assalto ai pullman dei giallorossi, tennero in scacco 500 agenti tra lancio di bomba carta ripiene di chiodi, cariche di celerini e una pioggia di fumogeni. La decisione l’anno successivo fu inevitabile: stadio orobico interdetto ai tifosi della Roma. Domenica però i giallorossi torneranno a Bergamo, ne sono annunciati 3 mila. Mentre la questura sta organizzando un servizio d’ordine forte di 300 agenti, il sindaco Giorgio Gori interviene e lancia un appello agli ultrà atalantini chiedendo una prova di maturità.

«È ciò che la città si aspetta da loro — spiega —. La partita con la Roma è una sfida di primaria importanza, per l’Atalanta, ma ancora di più per i suoi tifosi. È ancora vivo il ricordo degli scontri che accompagnarono l’ultima trasferta a Bergamo dei giallorossi. Fu una brutta pagina, che comportò serissime conseguenze, non solo per gli ultrà coinvolti, ma per tutta la tifoseria nerazzurra. Stavolta deve andare in un altro modo». Gori chiede ai tifosi una prova di responsabilità per non rovinare il momento magico dell’Atalanta, quinta in classifica, a quattro punti dai capitolini, con una striscia di sei vittorie e un pareggio.

«I tifosi dell’Atalanta — spiega ancora il sindaco — stanno vivendo un momento eccezionale: la squadra gioca da “grande” e fin qui tutto è filato liscio, anche in occasione delle partite considerate a rischio. La sfida con la Roma è la prova del nove. Se non ci saranno problemi, prima e dopo l’incontro, dentro e fuori lo stadio, se si avrà la capacità di non rispondere alle eventuali provocazioni, i tifosi dell’Atalanta, ultrà compresi, avranno superato una decisiva prova di maturità».

Fonte: Corriere di Bergamo

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