Breaking News

Favola Borussia: adesso è Dortmund-mania. Il declino del calcio italiano e il modello tedesco

condividi su facebook condividi su twitter Di: Francesca Ceci 28-04-2013 - Ore 11:10

|
Favola Borussia: adesso è Dortmund-mania. Il declino del calcio italiano e il modello tedesco

Borussia Dortmund-Real Madrid 4-1; Bayern Monaco-Barcellona 4-0.

Il Borussia Dortmund di Lewandowsky strapazza il Real Madrid di Cristiano Ronaldo. Il Bayern Monaco di Jupp Heynckes fa l'impresa contro il Barcellona di Messi.

Le notti europee di questa settimana lanciano un messaggio chiaro, oltre al verdetto calcistico: il calcio tedesco è in crescita costante. 

In quindici anni gli equilibri del calcio europeo si sono rovesciati.

Il modello italiano ha fallito. Sul finire degli anni '90 la serie A dettava legge, il nostro era ancora il campionato migliore del mondo, con Liga e Premier che stavano a guardare. Adesso siamo noi a guardare (anche quest'anno nessuna italiana potrà giocarsi la possibilità di accedere alla finale, con la Juventus eliminata dal Bayern e il Milan che dopo le speranze di qualificazione era caduto sotto i colpi del Barcellona per 4-0 nella gara di ritorno al Camp Nou).

Adesso è Dortmund-mania con il modello tedesco che detta legge anche nel calcio.

Anche Andreazzoli lo ha ammesso nella conferenza stampa di ieri: "L’indirizzo della società è questo. Costruire nel tempo un modello di quel tipo, prendendo giocatori interessanti e puntando sul settore giovanile. Il nemico è sempre il tempo, che non ci dà la possibilità di farlo, anche se molto è già stato fatto”.

Modello Borussia quindi, che vanta una media di 80478 spettatori a gara e un fatturato cresciuto nell’ultimo anno del 40%, arrivato a toccare quota 199 milioni di euro. A ciò si aggiunga che la loro curva è la più grande del mondo, non c’è mai un posto vuoto: per questo vengono definiti “il muro giallo” e sono una delle cose più spettacolari del tifo calcistico europeo.

Dal fallimento al paradiso: Nel 2006 il club è sull' orlo del fallimento con oltre 140 milioni di euro di debiti. Il Ballspiel-Verein Borussia 09 deve addirittura mettere in vendita lo stadio e sopportare forti umiliazioni come quella di ricevere un prestito dai rivali del Bayern Monaco per pagare gli stipendi.

Altro passo necessario è la vendita del nome dello stadio. Il suo nome storico, Westfalenstadion, è sostituito dal nome dell’azienda di assicurazioni locale. Cambia nome, almeno ufficialmente, in Signal Iduna Park.

Il BVB rischia per due volte la retrocessione, poi l'arrivo di Jurgen Klopp cambia tutto. Il tecnico rivoluziona la società e punti sui giovani come Gotze, Reus, Subotic, Sahin, Lewandowski, Błaszczykowski.

Nel 2011 e 2012 arrivano due titoli e il club rinasce.

Il calcio tedesco ha saputo re-inventarsi e il Borussia ne è l’esempio più lampante:una rosa dall’età media bassissima, in maggioranza composta da giocatori tedeschi, spese contenute, marketing in crescita e stadio sempre pieno.

La possibile finale di Champions League tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund sarebbe davvero la ciliegina su una torta che continua a lievitare.

Il calcio italiano, invece, ha progressivamente perso appeal e pezzi da novanta (Thiago Silva e Ibrahimovic solo per citarne due dei più recenti), mentre gli stadi continuano a svuotarsi.

C'era una volta la Juve di Platini, l’Udinese di Zico, il Napoli di Maradona, la Roma di Falcao, Il Pisa di Dunga, il Milan di Van Basten e Gullit, il Verona di Elkjaer. Quando la Serie A era il campionato più bello del mondo. Quando i più grandi campioni facevano a gara per venire a giocare in Italia.

Adesso servono nuovi stadi, nuove idee, giovani talenti e riforme per provare a fermare un declino allarmante.

 

 

 

 

Hai apprezzato questo articolo?
Puoi sostenere Insideroma aderendo al progetto di crowdfunding!

Partecipa!

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

chiudi popup Damicom