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Commisso: "La Juventus ha congelato gli stipendi? È una buon iniziativa"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 30-03-2020 - Ore 15:20

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Commisso:

GR PARLAMENTO - «Coronavirus a New York? In un certo senso è peggio dell'11 settembre. Abbiamo 2.000 morti. Io voglio paragonarla all'Italia dove però ci sono 10mila morti. Con mia moglie e mia figlia siamo a casa. Mediacom? Fino ad oggi un solo caso positivo, nella Fiorentina ne abbiamo avuti dodici». Sono le parole del presidente della Fiorentina Rocco Commisso a 'La Politica nel Pallone'. «Abbiamo cominciato con fondi di donazione agli ospedali, ora siamo già arrivati oltre i 700mila euro raccolti e la più grande cosa che abbiamo fatto in Toscana, molte donazioni anche dall'America, oltre 2000 donatori, piccoli e grandi. Una cosa bella, noi alla Fiorentina abbiamo avuto 12 casi e per fortuna stanno tutti bene», ha aggiunto Commisso da New York che ha voluto mandare un «grande grazie a chi sta in prima linea in Italia, ai nostri dottori, infermieri e chi mette la loro vita a rischio e spero che anche al mio paese in Calabria, a Gioiosa Ionica, stanno tutti bene».

«Ripartire? No, non ci si deve allenare perché non è finita. Non dobbiamo andare troppo avanti. Speriamo che presto si arrivi a zero casi in tutta l'Italia, oggi siamo un po' più positivi ma non del tutto, speriamo non arrivi al Sud dove le strutture mediche non sono come al Nord. L'economia in Italia è stata rovinata, ho mandato una lettera ai miei dipendenti e ai giocatori dicendo pensiamo prima alla salute e poi al calcio. Non so se riprenderà questo campionato, c'è una grande probabilità che non si finisca», ha detto.

«La Juventus ha congelato gli stipendi? È una buon iniziativa, la stiamo studiando per il bene della Fiorentina e nostro futuro. Servirà valutare come il calcio italiano potrà andare avanti. Credo che quello fatto dalla Juve sia un esempio. La Fiorentina esce umanamente più forte da questa situazione, adesso ci vuole tempo per riprendere la nostra vita», ha proseguito Commisso.

«Nuovo stadio? Voglio dire ai fiorentini che dietro la società c'è una azienda importante che è la Mediacom. La forza della Fiorentina nasce dalla Mediacom, non tutti hanno questa forza. Vedremo cosa si potrà fare col governo, il calcio è un grande patrimonio. Il primo giorno ho iniziato a parlare di stadi, sono da rinnovare o fare nuovi. In Italia gli impianti sono vecchi perchè costruiti tanti anni fa, siamo in ritardo per quello che vedo negli Usa ma anche in Francia, Spagna, Germania e Inghilterra. Credo che con questa crisi la politica aiuterà noi che vogliamo investire per fare nuovi stadi e ristrutturarli. Una legge nuova si farà. Volevo fare fast, fast, fast ma ho incontrato la burocrazia italiana. Devo fare con le leggi italiane che accetto, ma solo quelle di Dio non si possono cambiare. Siamo in prima linea per aiutare e fare qualcosa in Italia il prima possibile. È importantissimo lo stadio, lo voglio dire forte. Oggi le macchine non sono quelle di novant'anni fa, oggi sono più moderne e veloci. Questa cosa deve essere capita», ha concluso.

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