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Florenzi sogna un ciclo, la Roma sogna Martinez

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 15-04-2014 - Ore 21:26

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Florenzi sogna un ciclo, la Roma sogna Martinez

 «La Roma di Spalletti, da tifoso, mi ha dato molte soddisfazioni. Giocava davvero bene ed è riuscita a farsi notare in Italia e in Europa. Mi piacerebbe che la mia tornasse a quei livelli». L'auspicio espresso da Alessandro Florenzi è perfettamente in linea con le dichiarazioni rilasciate da Rudi Garcia dopo la vittoria sull'Atalanta. A Trigoria, dopo un campionato da protagonisti nella scia di una Juventus che si appresta a battere ogni record, nessuno ha voglia di fermarsi. Anzi, l'obiettivo è quello di confermarsi in Serie A, e ben figurare in Champions League. L'accesso diretto alla massima competizione continentale è ormai a un passo, e di conseguenza anche la campagna acquisti può cominciare a prendere forma. Dalla Spagna, ad esempio, rimbalzano voci di un'intesa di massima con Jackson Martinez. Secondo indiscrezioni del portale fichajes.net, l'attaccante colombiano avrebbe infatti manifestato l'intenzione di lasciare il Porto a fine stagione e avrebbe già raggiunto un primo accordo col club giallorosso, che ora dovrà però ottenere il via libera della società lusitana. Per il ds Sabatini, comunque, sarà fondamentale muoversi in anticipo rispetto ai Mondiali per evitare pericolose oscillazioni di prezzo. La rassegna iridata, d'altronde, è la vetrina massima cui un giocatore può aspirare. E anche Florenzi sogna di poterla vivere in prima persona. Il romanista (assieme a De Rossi) è impegnato in questi giorni nel Centro tecnico federale di Coverciano per i test di valutazione funzionale voluti dal ct Prandelli, e sogna di far parte della spedizione azzurra. «L'Italia, come sempre, può dire la sua, anche in Brasile. C'è un ottimo gruppo formato dal giusto mix di giocatori esperti, icone del nostro calcio e giovani talenti. Spero ovviamente di farne parte - confessa al magazine La Freccia - Non so se l'esordio con l'Inghilterra sia un bene o un male. Il Mondiale è una competizione a sè. Devi fare bene sin da subito, sia se giochi contro una Nazionale quotata sia con una meno esperta, non hai tempo di compiere passi falsi, potresti compromettere il torneo».

Fonte: Ansa

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