Fuoco incrociato sull'AS Roma e sullo stadio

Fuoco incrociato sull'AS Roma e sullo stadio: anche se ufficialmente il progetto tecnico è stato depositato al comune ed i tecnici del sindaco Marino stanno proprio in questi giorni, completando la fase di studio dell’intenso numero di “carte”, non mancano critiche feroci da un certo tipo di stampa e da molti partiti e/o associazioni (Ambientalisti e da qualche giorno anche il M5S). La Roma, dal canto suo,  mostra sicurezza; il dg Baldissoni, mentre saliva sul volo che ha portato i giallorossi negli USA per la prestigiosa tournèe internazionale, ha ribadito ai cronisti presenti: “Lo stadio? Risponderemo con i fatti alle polemiche".  Probabilmente ha ragione l’avvocato Baldissoni nel non cercare uno scontro diretto con chi mediaticamente, invece, non cerca altro, ma forse è giunto il momento di porre le basi per un dialogo costruttivo con tutte queste entità e con i molti falsi “moralisti” che in questa fase iniziale hanno già bocciato il progetto solo per andare contro alla società giallorossa, mai come in questo momento così forte dal punto di economico e sportivo. Ci viene da chiederci: dove erano nascosti tutti questi personaggi, opinion leaders e/o istituzioni, fino a qualche mese fa? Eppure a Roma qualcosa è stato costruito in questi anni; la nuova Cinecittà World inaugurata in pompa magna la scorsa settimana (con soci di tutto rispetto come Luigi Abete, Andrea e Diego Della Valle, Aurelio e Luigi De Laurentiis e la famiglia Haggiag con la partecipazione di Generali Properties) un progetto di molti mc di cemento (costruito in soli tre anni). Eppure non ci ricordiamo di movimenti d’opinione contro questa struttura così importante per la città.  Ricordiamo a tutti, che il nuovo stadio della Roma non sarà solo un importante investimento per la città di Roma (da anni ferma sul fronte delle Opere pubbliche, anche se in questo caso il finanziamento è privato) ma soprattutto una importantissima risorsa economica per l' AS Roma, sulla scia di quanto fatto dalla Juventus con il suo impianto. Non ci interessa entrare nel merito delle contestazioni, ci piace solo evidenziare che a torto o ragione, per il nuovo progetto dello stadio delle Roma esiste un interesse pubblico, visto che lo stesso porterà oltre mille posti di lavoro, riqualificando un'area destinata all'abbandono, anche con la costruzione di infrastrutture (vie, strade, ponti, fermate della metro etc) che porteranno benefici evidenti a tutta la città di Roma, favorendo oltremodo la crescita ed il Pil della nostra capitale, dando lavoro non solo alle centinaia di aziende che lavoreranno sul progetto, ma anche a tutto l’indotto interessato.

Altro fattore importante: i tifosi della Roma, anche i meno calorosi, hanno bisogno di sentirsi al centro dell’attenzione, dopo periodi di alti e bassi, con l’ultimo scudetto conquistato quasi 15 anni fa, con i treni della gloria passati sempre al momento sbagliato, con un grande imprenditore come Franco Sensi che si è giocato molto del suo patrimonio, proprio per l’amore che aveva nei confronti della squadra e della città di Roma.  Senza contare la fatica dei grossi imprenditori stranieri (Pallotta & Co.) che hanno investito centinaia di milioni di euro per provare a realizzare un'impresa titanica, ovvero far crescere il nome della Roma anche nel football, provando a portare i colori giallorossi nel mondo (calcistico) che conta.Tutti i grandi club europei hanno il loro stadio di proprietà, in Italia solo la Juventus. La Roma calcistica si merita di avere il suo.  

Basta con le baruffe da quartierino, con costruttori non impegnati nel progetto che muovono le loro fila mediatiche per avversare l'AS Roma ed i suoi partner operativi e basta pure con gli estremisti ecologici tirati fuori solo quando fa comodo. Anche perche', dov’erano in questi anni dove Roma è stato invasa dal cemento? Insomma, chi non ha peccato scagli la prima pietra.....Stavolta per costruire lo Stadio.