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GARCIA a "Le invasioni barbariche": "E' facile innamorarsi della Roma e di Roma"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 09-04-2014 - Ore 22:50

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GARCIA a

Questa sera il mister della Roma, Rudi Garcia, è stato ospite del programma Le invasioni barbariche, in onda su La7. Il tecnico francese è stato intervistato da Daria Bignardi. Queste le sue parole:

D'Alema ha detto che a Chiellini avrebbero dato solo due giornate...

Tutti parlano di calcio, anche i politici...

A questo punto, è intervenuto lo stesso D'Alema (anch'egli ospite del programma) che ha detto: "Io ho parlato da presidente onorario dei Roma Club. Sono l’erede di Andreotti"

Dopo uno scambio di battute tra i tre, Garcia ha regalato una maglia della Roma al politico, con il numero 10. Lo stesso D'Alema ha poi ammesso: "Preferirei indossare un numero diverso, questo è troppo importante. Una volta sono stato a Trigoria perché volevo stare vicino alla squadra, che aveva passato un momento critico. Garcia è stato bravo a far ritrovare lo spirito di gruppo". Infine, l'ex premier ha raccontato una conversazione avuta con Totti lo stesso giorno: "Mi chiese: “Ma tu che fai adesso?” ed io risposi “Nulla, giro un po’ l’Europa” e Totti con una battuta bellissima mi rispose “Beato te, noi quest’anno no“.

Ecco, invece, l'intervista integrale di Daria Bignardi a Rudi Garcia:

Tu sei la rivelazione dell'anno. Sei l'allenatore di cui quest'anno si è più parlato: 32 partite, 23 vittorie, 7 pareggi e 2 sconfitte...

Dobbiamo ancora andare avanti, non è finita la stagione...

Tu pensi che puoi vincere lo scudetto?

Dobbiamo pensare a noi e vincere le partie. Poi guardiamo naturalmente anche alla Juve

Che pensi della squalifica di Destro? Comunque lui la manata l'ha data...

Mattia non è un giocatore violento. A volte può succedere in un'azione agonistica una cosa del genere. Poi l'arbitro ha visto tutto ed in questi casi la prova tv non c'è. 

A te piacerebbe la moviola in campo?

Beh, siamo nel ventunesimo secolo, potrebbe andare...

La Roma è perseguitata?

No, non lo penso...

Come farete senza Destro?

Possiamo sostituirlo, ma spero bene nel ricorso

Come va con l'italiano?

Lo capisco bene ma ho difficoltà ancora a parlare

E' vero che capisci meglio il romanesco?

Sì, perchè nella squadra ci sono diversi elementi che parlano in romanesco

Conosci la mia squadra? E' la Spal, ci giocava Fabio Capello. L'hai mai conosciuto?

In Italia ci sono tanti grandi allenatori, è un piacere venire ad allenare in Italia

La storia di come sei arrivato a Roma è affascinante, l'hai descritta bene nel tuo libro, sembra quasi un giallo...

Oggi il calcio funziona così...

Come è stato il tuo primo incontro con Sabatini?

Mi è piaciuto molto, un uomo sincero che ti guarda fisso negli occhi

Dopo tre giorni sei dovuto andare a New York, non l'avevi mai vista...

Sì, e ci tornerò, perchè lì ho solo incontrato Pallotta

La figura di tuo padre ha contato molto nella tua vita...

Era un padre spagnolo con la voglia di fare il bene dei suoi figli. Tuttavia lui non mostrava i suoi sentimenti ma dal suo sguardo si capica tutto

Nel tuo libro hai scritto che è mancato guardando una partita...

Sì, ma penso che desiderasse morire in questo modo. Lui guardava tutte le mie partite

Tu lo chiamvi prima di ogni partita. Ora chi chiami?

Mia madre. Ogni partita faccio due telefonate: una professionale per capire l'allenatore avversario, un'altra a lei

Parliamo del tuo arrivo a Roma. Gasparri disse: "Garcia chi? L'amico di Zorro?". Se lo incontri che gli dirai?

Sarà una cosa tra me e lui

Tu sei arrivato dopo quel famoso 26 maggio, con molto da ricostruire...

Bisognava fare in modo che sul viso dei giocatori tornasse il sorriso, poi fare del meglio sul campo. penso che oggi i tifosi siano orgoglosi della propria squadra è questo è molto bello

Come ti ha accolto Totti?

Di Francesco penso che sia una persona umile: lui pensa solo al bene della squadra. E' uno dei più grandi giocatori nella storia del calcio. 

Sei ambizioso?

Sì, è normale

Quanto ti sei innamorato della Roma?

Tanto. E' facile sentirsi romano e romanista. Mi piace la città, mi piace la lingua.

Tu hai tre figlie: è più facile fare il padre o l'allenatore?

Entrambi. I giocatori sono come dei figli. Come si può allenare una rosa senza amare i giocatori?

E se uno ti stesse antipatico?

Beh, cercherei di parlarci. Poi, comunque, io cerco di prendere buoni giocatori ma anche buoni uomini

E' più spettacolare il gioco del Milan o dell'Inter?

Non mi importa, conta solo essere davanti...

Invece vengo all'Olimpico a vedere Roma - Juventus?

Sì, ti invitiamo

Come concludiamo l'intervista? Con "Forza Roma"??

Con "Daje Roma"!!

 

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