Giacomino Losi: “Bravo Daniele. Mi hai preso”

Importantissima viene definita Roma-Torino, la 34esima giornata della stagione. Importantissima per la stagione della Roma, ma anche per un giocatore in particolare. “Se non piove sarò in Tribuna, in caso contrario per me non è facile raggiungere lo stadio e farò il tifo dalla televisione”, assicura Giacomo Losi. Per i tifosi  è “Core de Roma”, Losi ha collezionato 386 presenze in campionato con la maglia della Roma e ad una gara in meno c’è De Rossi. Con il Torino Daniele può raggiungerlo, qualora scendesse in campo: “I record sono fatti per essere superati e per me è un onore che due simboli autentici della Roma mi superino”.

Quanto era diverso ai suoi tempi?

“C’erano molte meno squadre, meno partite e ci volevano più anni per raggiungere quei numeri. Io sono arrivato alla Roma a 19 anni, ho debuttato contro l’Inter e non sono più uscito!”.

E oggi, invece?

“Oggi si gioca spesso ogni tre giorni, come in questa settimana, e i giocatori hanno molte più occasioni per raccogliere presenze”.

Crede sia un caso che siano Totti e De Rossi, romani e romanisti, i due giocatori con cui lei divide il podio in questa particolare classifica?

“No per me è un onore lasciare il passo a due grandi giocatori che stanno facendo  la storia della Roma. Li ho visti crescere.... Lasciare il passo a giocatori mediocri non mi sarebbe piaciuto, ma qui si parla di campioni assoluti e di bandiere come non ce ne sono più”.

Ricorda quando nel 2008, Totti, che si apprestava a giocare la sua 386esima partita, volle festeggiare con lei il record?

“Sì, fu una bellissima giornata, Francesco mi regalò una sua maglia. Una grandissima emozione lasciare il podio ad un grande uomo e un grande calciatore”.

Anche in quella occasione c’era Spalletti in panchina.

“Sì, lo trovo un ottimo allenatore. Ha un carattere molto forte e riesce ad essere sempre se stesso. Sa prendersi e tenersi le sue responsabilità”.

Oggi crede sia un allenatore diverso da quello di allora?

“È arrivato con la consapevolezza di conoscere l’ambiente romano. Io credo che l’allenatore vada sempre rispettato. E vadano rispettare anche le scelte che fa. È l’allenatore che vede come si allenano i giocatori tutta la settimana e le scelte che fa sono solo dettate da valutazioni obiettive di chi è più in forma. Per questo i tifosi le devono rispettare, sempre”.

Parlando di attualità, che partita si immagina con il Torino?

“Sarà una gara difficile che non va sottovalutata. Non mi fido delle due posizioni che hanno in classifica. E poi loro arrivano tranquilli, con la salvezza in tasca e nulla da perdere. Speriamo che scenda in campo la Roma di qualche settimana fa, non quella del secondo tempo con l’Atalanta”.

Quale l’insidia nascosta di questa gara?

“La Roma deve dimostrare di essere una grande squadra... Non va sottovalutato nessun avversario. Mancano poche partite e deve convincere tutti con il gioco e i risultati che merita di stare lassù!”.

Quindi metterebbe il segno 1 in schedina?

“Sì, deve vincere questa e tutte le gare che mancano”.

Crede il secondo posto sia sempre alla portata della squadra?

“Per la stagione che ha fatto, merita il secondo posto dopo la Juve. I bianconeri ancora una volta hanno un ritmo unico, non mollano mai, sono ancora di un’altra categoria, giocano fino all’ultimo secondo all’ultimo pallone. Spero, prima o poi anche la Roma diventi così. Ma dietro la Juventus, il secondo posto lo merita la Roma e ha queste ultime partite per dimostrarlo”.

Prima di salutarla. ha un pensiero per De Rossi che la costringerà al terzo posto nella classifica delle presenze in giallorosso?

“È un onore. Leggo che forse andrà via, io credo che di continuo si parla che i più forti devo lasciare Roma, ma poi sono sempre qui. È arrivato nelle giovanili ed e giusto che si goda i suoi successi uno dopo l’altro. Ha ancora tanto da fare con questa maglia…”.