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Gli esclusi dei Mondiali; Trecentosessanta milioni a casa sul divano

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 04-12-2013 - Ore 22:36

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Gli esclusi dei Mondiali; Trecentosessanta milioni a casa sul divano

(larepubblica.it - Luigi Panella) In Brasile, in generale un po' in tutto il pianeta, l'attesa per il sorteggio mondiale cresce. C'è però l'enclave di coloro che della gigantesca kermesse iridata se ne fregano o quasi. Sono quei magnifici undici che le partite le vedranno sul divano oppure per smisurato orgoglio (chissà perchè il pensiero va a Ibra) non le vedranno proprio. Prendendo le varie stelle cadute tra gironi e spareggi, viene fuori una compagine non solo di grandissima qualità, ma sorprendentemente - e con giochini del genere raramente è così - equilibrata dal punto di vista tattico. In quanto a quotazione è un botto: 360 milioni preservati nel caveau in attesa dell'inizio dei vari campionati nazionali.
Andiamo dunque a vedere questa formazione, schierata con un bel 4-4-2, modulo classico a nostro avviso accantonato drasticamente da troppi tecnici. In porta Petr Cech (Repubblica Ceca, in forza al Chelsea): valore di mercato, 25 milioni. Forse non è più brillante come una volta, ma paga un momento di ricambio generazionale nel calcio ceco. Terzino destro,  Lukasz Piszczek (Polonia, in forza al Borussia Dortmund): valore di mercato 16 milioni, giocatore moderno, perfetto se inserito in meccanismi rodati come quelli della squadra della Ruhr, meno in quelli un po' arrugginiti della nazionale polacca. Al centro della difesa Daniel Agger (Danimarca, in forza al Liverpool): valore di mercato 18 milioni. Non velocissimo, tatticamente intelligente, è

 

  dotato anche di una notevole botta da fuori. Compagno di reparto, Branislav Ivanovic (Serbia, in forza al Chelsea): valore di mercato 22 milioni. Uomo dalla notevole forza fisica, fa male anche negli inserimenti aerei in attacco. Suo il gol che ha deciso l'ultima Europa League. A sinistra uno dei più bei talenti emergenti del calcio europeo. David Alaba (Austria, in forza al Bayern Monaco), valore di mercato 32 milioni. E' punto fermo dell'undici titolare della squadra campione d'Europa. L'Austria non ha superato il girone che comprendeva Germania e Svezia, ma ha lottato a lungo. Lui ha dimostrato di essere il leader carismatico, oltre che tecnico e non è raro che vada a segno. Insomma, una difesa che sa anche segnare.
Passiamo al centrocampo. Sul versante destro opera Andriy Yarmolenko (Ucraina, in forza alla Dinamo Kiev), valutazione 17 milioni. Giocatore di grande intraprendenza, si adatta tatticamente a quel ruolo anche in virtù di un sinistro potente, che viene azionato nelle frequenti conversioni al centro. In fascia centrale, l'unico titolare in forza in Italia, Marek Hamsik del Napoli: valutazione 30 milioni. Lo slovacco deve sacrificarsi in interdizione, visto che il suo compagno di reparto è Christian Eriksen (Danimarca, in forza al Tottenham), valutazione 20 milioni. Trequartista classico, molto tecnico, di grande effetto quando calcia le punizioni. A sinistra poi si chiude con il più caro di tutti. Gareth Bale (Galles, in forza al Real Madrid), la quotazione gliela ha data il club Blancos acquistandolo per 100 milioni. Vera forza della natura, capace di trovare il gol con frequenza impressionante per uno che attaccante puro non è. Rischia però di non fare mai il mondiale, destino comune al mito Giggs, per la pochezza della nazionale gallese, particolarmente indebolita negli ultimi 20 anni e capace solo di sporadici exploit. In avanti, chiudiamo con il botto. Zlatan Ibrahimovic (Svezia, in forza al Psg), valutabile 40 milioni e Robert Lewandowski (Polonia, in forza al Borussia Dortmund), valutato altrettanto. Rischiano solo di pestarsi un po' i piedi a livello tattico. Una volta perfezionata l'intesa tra i due però, per le difese avversarie sarebbe un incubo costante.
Non malaccio neanche la panchina. In porta l'interista Handanovic (Slovenia, 24 milioni), in difesa lo slovacco Skrtel (Liverpool, 13 milioni), a centrocampo Vargas della Fiorentina. Molto buone le riserve per l'attacco. C'è il senegalese del Fenerbahce Sow e l'astro nascente islandese Finnbogason. E' uno di quelli che 'vede' la porta, per lui garantisce il club di appartenenza: gli olandesi dell'Heerenveen raramente sbagliano la scelta del bomber.

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