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Goal e spettacolo, ben tornato Zeman

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 28-09-2014 - Ore 19:41

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Goal e spettacolo, ben tornato Zeman

Ecco lo stile Zeman. Il Cagliari è sceso in campo a San Siro senza paura e ha travolto l'Inter con un netto 4-1. Prima vittoria stagionale per i sardi e lezione di calcio del boemo che ha costruito uno squadra completa e capace di arginare l'attacco nerazzurro. «Oggi non mi posso lamentare - esordisce il tecnico - Ero sempre convinto che questa squadra potesse giocare a calcio, all'inizio non ci siamo riusciti e ci davano per retrocessi dopo tre partite. Io spero che riusciremo sempre a migliorare. Quella di oggi è stata una gara perfetta» il commento di Zeman sorridente dopo la fine della partita. Non è da tutti imporsi al Meazza con così ampio margine. Ma a sentire il tecnico, il Cagliari aveva solo bisogno di assimilare le novità. Per questo nelle prime quattro partite ha faticato più del dovuto: «Eravamo troppo preoccupati a difendere piuttosto che attaccare. Contro le difese chiuse non siamo riusciti ad incidere, oggi con l'Inter, invece, è andata bene. Loro hanno ambizioni da scudetto, ma il risultato e il gioco della squadra mi soddisfa molto». Sau ha aperto le danze, poi la tripletta di Ekdal ha archiviato la partita già nel primo tempo, dilagante è stato Ibarbo, sbocciato sotto la gestione di Zeman: «Voglio che stia davanti - l'analisi tecnica del boemo - Ai Mondiali faceva il mezzo regista, io voglio che stia in attacco perchè ha i numeri. L'obiettivo è conferire gioco alla squadra, poi non basta un mese per convincere i giocatori, ma siamo sulla strada giusta». La dirigenza del Cagliari ha saputo aspettarlo e la scelta è stata subito ripagata: «Spero che mi vedano lavorare. Abbiamo perso per sbaglio, contro il Torino non meritavamo la sconfitta. Bisogna pensare ad altro, non solo al risultato» ha commentato Zeman. La sua mano si vede già, l'Inter ieri è stata azzerata sia fisicamente che tatticamente. Tanta qualità in attacco, come in difesa. Balzano e Capitelli hanno neutralizzato sia Palacio che Osvaldo. Alla faccia di chi afferma che le squadre di Zeman segnano tanto, ma subiscono anche di più. E pensare che l'allenatore dei sardi, in passato, è stato spesso vicino alla panchina nerazzurra. Questa eventualità il tecnico preferisce non commentarla, ora meno che mai visto che nella sua mente c'è solo il Cagliari. E probabilmente sulla panchina dei sardi si toglierà più di una soddisfazione. Perchè l'allenatore dà il meglio di sè nelle realtà di provincia, e fatica troppo sui grandi palcoscenici. È ancora fresco il ricordo di quanto fatto a Foggia e Pescara, come anche i deludenti otto mesi alla guida della Roma. Nel bene e nel male, però, Zeman resta un protagonista, un uomo controcorrente che insegue e pratica un calcio divertente e ispirato

Fonte: ANSA

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