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Hector Moreno: "Felice per le parole del mister, dovevo imparare il calcio italiano"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 23-10-2017 - Ore 10:22

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Hector Moreno:

Hector Moreno, difensore giallorosso che ieri ha esordito titolare nella vittoria contro il Torino, ha parlato a Roma Radio rilasciando alcune dichiarazioni:

“Sono molto felice, fanno piacere le parole del mister. Avevo però bisogno di imparare il calcio italiano”.

Il campionato italiano è difficile? 
"Molto tattico, forte e fisico. Ho giocato in Spagna e Olanda ma questo è così. Gli attaccanti delle squadre avversarie sono forti, è importante essere forti fisicamente".

Hai fatto il regista difensivo:
"Ho avuto la fortuna di avere un grandissimo allenatore come Van Gaal o Pochettino, gente a cui piace giocare quindi sono cresciuto. Impostare è più bello che correre dietro agli avversari, ognuno di noi ha il suo ruolo e prova a fare il meglio per la squadra. L’importante è che la squadra sia bene, per migliorare serve lavoro".

Preferisci giocare a 3 o a 4? 
"A 4 mi trovo bene, sono abituato a tutti e due. In Nazionale è stata un’occasione che giocavamo a 3 ma mi trovo bene anche in questo modo, c’è più libertà e spazio con la palla. C’è anche più spazio per la marcatura dell’uomo ma io sono abituato a entrambi. Ma durante la gara può anche trasformarsi tutto, quindi va bene. Alla fine è l’importante non prendere gol. Poi aiuta sapere le qualità dei compagni per aiutarci a vicenda".

Sei molto dentro lo spogliatoio? 
"Si, penso che abbiamo un gruppo buonissimo che ti fa sentire in casa. A Kolarov è andata meglio perché parlava italiano meglio di me, e all’inizio mi vergognavo un po’ a parlare. Adesso è meglio, domando e quando mi rispondono capisco e non annuisco solamente. Ora è meglio, mi trovo benissimo sin dal primo giorno qui e nella città".

Sei molto dentro lo spogliatoio? 
"Si, penso che abbiamo un gruppo buonissimo che ti fa sentire in casa. A Kolarov è andata meglio perché parlava italiano meglio di me, e all’inizio mi vergognavo un po’ a parlare. Adesso è meglio, domando e quando mi rispondono capisco e non annuisco solamente. Ora è meglio, mi trovo benissimo sin dal primo giorno qui e nella città".

L’importanza della vittoria di ieri? 
"Importantissimo, era difficilissimo e prima di andare lì mi avevano detto che la Roma non vinceva da 4 anni. Dopo Londra sentivamo un po’ di rimpianto e volevamo continuare le buone prestazioni. Ora abbiamo tre partite in casa quindi era fondamentale vincere questa fuori, ora con i tifosi in casa sarà più facile".

Alisson si è fatto la doccia? Si subisce poco:
"Questo non dipende solo dal difensore ma da tutti, anche gli attaccanti. Corrono e sporcano la giocata, quindi per noi è più facile. Il lavoro è di tutta la squadra, siamo contenti della nostra crescita in questi mesi e sento che possiamo fare di più".

Cosa significa per un messicano stare a Roma?
"Speciale, mi faceva piacere venire qua. Ci sono stato due volte e volevo vivere e stare qua, adesso per il Messico è una cosa bellissima. Settimana scorsa sono stato in Vaticano ed è stato bello per la mia famiglia, siamo tutti cattolici".

 
 

 

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