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I cerchi di Pjanic, l'Hellas e Balotelli: top e flop del campionato

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 29-04-2014 - Ore 16:22

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I cerchi di Pjanic, l'Hellas e Balotelli: top e flop del campionato

Campionato ai limiti del noiosissimo. Chi deve vincere vince, chi si deve salvare perde, Juventus e Roma fanno gara fra loro a chi infrange più record - Scudetto oramai già assegnato - mentre il sesto posto è l'unico che può concedere qualche piccola emozione, con la sesta in classifica che perde con regolarità, fra Milan e Parma. Ora toccherà al Verona di Luca Toni, chissà che non riesca in un ennesimo miracolo.

I top

I cerchi di Pjanic - Gol strepitoso del bosniaco che salta mezza difesa del Milan - e un Rami con un elegante tunnel - per poi depositare in rete. Crescita esponenziale nell'ultimo anno, dalla contestazione di Trigoria a piccolo profeta del calcio firmato Garcia. Il movimento è quasi sempre circolare, e sul gol il tratto è pensato per

Il Verona - Quattro gol per fare capire che Mandorlini, all'Europa League, crede ancora. Iturbe è il solito motorino - e deve uscire malconcio - Toni ne fa due (o uno, dipende dal volere della Lega), mentre il Catania esce a pezzi. E questo nonostante a gennaio sia stato ceduto Jorginho. Basi solide pure per la prossima stagione.

Cuadrado - Due gol, è l'unico del tridente fiorentino a non essere passato dalle forche caudine dell'infortunio. Con Giuseppe Rossi e Mario Gomez più che in infermeria che in campo, il colombiano è stato il protagonista assoluto di una stagione da fuoriclasse. Peccato che, con ogni probabilità, saluterà il nostro calcio al termine della stagione. Juventus permettendo.

I flop

Mario Balotelli - Il solito. Polemico e nervoso. E poco mobile. Glielo fa notare pure Giancarlo Marocchi a fine partita, ai microfoni di SKY, lui non accetta la critica e risponde per le rime. Sbagliando, perché in campo è stato tutt'altro che incidente nel corso della partita.

Mapei Stadium - Dodici sconfitte stagionali, il Sassuolo a Reggio Emilia, di fatto, gioca in trasferta. Certo, quella contro la Juventus è tutt'altro che una partita facile da portare a casa (anche un pareggio è complicato) ma nelle precedenti settimane la faccenda non è certamente migliore.

La salvezza - Cinque sconfitte con cinque interpreti. Il Catania dice addio, almeno virtualmente, alla A. Il Livorno è lì lì, ma solo con la speranza più che con la tecnica, Bologna e Sassuolo steccano contro big, però i neroverdi si salvano e i felsinei no, mentre il Chievo va in vantaggio salvo poi rovinare tutto in superiorità numerica. Serve davvero una A a 20 squadre?

Fonte: TMW - Andrea Losapio

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