Breaking News

Il calcio che vogliAMO in casa Gazzetta. PALLOTTA: "Stadi necessari per incrementare i ricavi. Quello della Roma avrà 55mila posti"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 20-05-2013 - Ore 12:40

|
Il calcio che vogliAMO in casa Gazzetta. PALLOTTA:

(Gasport) “Il calcio che vogliAMO è quello degli oratori, è più onesto e più giovane, è quello dei bambini con le ginocchia sbucciate”. Il calcio che vogliAMO è un’iniziativa Gazzetta che ha coinvolto milioni di tifosi. Che hanno fatto sentire la loro voce. In questi sei mesi e oggi, su twitter, durante il workshop conclusivo in sala Buzzati, a Milano, con la presenza di grandi personaggi del mondo del calcio, da Andrea Agnelli e Adriano Galliani a Giampaolo Pozzo, James Pallotta, Claudio Lotito (seduti uno accanto all’altro Foto/twitterAugelli)  ed Enrico Preziosi, passando per i vertici istituzionali Giancarlo Abete, Maurizio Abete, Demetrio Albertini e Maurizio Beretta, nonché Giovanni Malagò, presidente del Coni. Il tema, fra sostenibilità economica, stadi e fair play, è il calcio italiano da salvare, con le soluzioni che La Gazzetta dello Sport e Tim propongono per riuscire nell’impresa.

L’INTERVENTO — “La storia del calcio italiano è una storia di grande successo – ha spiegato nel discorso introduttivo il direttore della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti – Ma quando mostra delle crepe, bisogna fare una riflessione profonda, stare attenti a quello che la gente chiede e i correttivi devono essere immediati”.

LA FOTO — Durante il workshop viene mostrata l’immagine di Alejandro Murcias, il bambino spagnolo che ha diviso l’arbitro e l’allenatore che litigavano chiedendo di giocare. “Da qui bisogna partire”, spiega il direttore.

SONDAGGI — Stadi da rimodernare e senza barriere (l’unico impianto modello è lo Juventus Stadium, apprezzato più del Bernabeu e del Camp Nou), giovani come punto di partenza per risollevare il nostro calcio magari obbligando i club a investire una quota nei vivai, controllare severamente i bilanci (ma solo il 43% è favorevole al salary cup): ecco le ricette che propongono gli appassionati in base ai sondaggi raccolti da Renato Mannheimer. Ricette che riflettono le 10 idee più una lanciate dalla community Gazzetta nel libro in edicola da sabato.

Giancarlo Abete e Giovanni Malagò in sala Buzzati. Bozzani

MALAGÒ — “Sappiamo che la gente vuole questi cambiamenti, noi li vogliamo, non abbiamo alibi: dobbiamo agire”, spiega il presidente del Coni. “Che il calcio sia di gran lunga lo sport più importante è ovvio, ma non può vivere di rendita per tutta la vita. Qualche punto lo ha perso”.

BERETTA — “Sia per quanto riguarda gli stadi che il merchandising, bisogna creare le condizioni affinché si possa migliorare – spiega il presidente della Lega di Serie A – Sugli stadi bisogna fare in modo che anche le società senza grandi fatturati possano avere impianti di proprietà, sul merchandising bisogna fare qualcosa un merito alla lotta alla contraffazione”.

 

PALLOTTA: Queste le parole del presidente dell'As Roma: "Vorrei ringraziare tutti per avermi fatto essere qui. Vorrei dare un punto di vista da esterno sul calcio italiano, da statunitense. Posso dirvi che il calcio italiano sta performando meglio di quanto si pensi qui. Se consideriamo l'Italia nel suo complesso, vivere qui è qualcosa a cui tutti ispirano. Anche dal punto di vista calcistico, negli ultimi 20 anni gli Usa hanno scoperto come gli stadi possano contribuire agli introiti: pensiamo a Dallas, con un incremento di 10 milioni di dollari all'anno di ricavi, o ai Celtics. Dal punto di vista dei ricavi il calcio italiano può lavorare sui diritti televisivi, siamo ancora al di sotto dei livelli auspicabili. Serve guardare in avanti in questo senso. Negli ultimi 15 mesi noi abbiamo lavorato alla costruzione dello stadio: abbiamo ottenuto il terreno, sarà uno stadio da 55mila spettatori, polifunzionale, fruibile non solo il sabato e la domenica. 

 

L'aspetto del razzismo e violenza ultrà sono casi isolati, vanno combattuti con soluzioni individuali. La Roma non dev'essere associata a queste cose solo per colpa di alcuni individui.  Progettando il nostro stadio, ci siamo accertati che il flusso degli spettatori sia tale che i dispositivi di sicurezza possano agire all’esterno. Ci sono le tecnologie avanzate, sempre più progredite, che sono sicuro si potranno utilizzare, come il riconoscimento del volto del colpevole. Non sarà semplice dotare di queste tecnologie tutti gli stadi, ma non sono così costose”.

 

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

chiudi popup Damicom