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In una Roma da decifrare la certezza è ancora Dzeko

condividi su facebook condividi su twitter Di: Sara Benedetti 03-09-2019 - Ore 14:30

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In una Roma da decifrare la certezza è ancora Dzeko

INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTI - Una Roma ancora da decifrare, tra un attacco a tratti scintillante ed una difesa da far rabbrividire. Sei gol e un gran batticuore, un calcio allegro e divertente. Anche se all'Olimpico il 3-3 col Genoa non è piaciuto affatto ed è stato accolto con qualche mugugno. Il risultato è ottimo per la squadra di Andreazzoli, molto meno per quella di Fonseca, che è ancora in alto mare e continua a fare risultati poi non motto diversi da quelli che furono di Di Francesco o Ranieri. La Roma ha evidenziato grandi problemi in difesa, mentre in attacco molto più entusiasmante è la giovanissima coppia genoana Kouame-Pinamonti che ha segnato dei gran gol.

La prima stagione senza i totem Totti e De Rossi, la Roma di una nuova era, guidata da un portoghese gentile stratega, tutto l'opposto di Mourinho, è cominciata sotto gli occhi anche del ct Mancini che è venuto a verificare le proposte azzurre della Roma. La partita contro il Genoa è stata quasi la continuazione della stagione passata. La Roma ha capito subito che oggi molte squadre possono metterla In difficoltà, semplicemente giocando con asprezza, concentrazione, annullando abbastanza facilmente i suoi talenti che spesso si spengono quando il gioco si fa duro. Lo spettacolo della Roma dunque va a sprazzi e si alterna a veri tracolli, a ogni gol (Under, Dzeko, Kolarov) corrisponde una reazione del Genoa (Pinamonti, rigore di Criscito, Kouame) che la squadra di Fonseca non ha saputo arginare. Andreazzoli tiene testa al più illustre collega portoghese, e il gioco di Schone, Kouame e Pinamonti alla fine vale quello di Under, Kluivert e Dzeko.

Come si poteva prevedere, il top nella Roma lo raggiunge “il cigno di Sarajevo” come lo chiama lo speaker dell'Olimpico, con un'azione spettacolare in cui salta progressivamente quasi tutta la difesa del Genoa per far gol con un destro prepotente. La Roma ha fatto bene a non farsi scappare Dzeko, ma nemmeno lui può bastare se non ci si sbriga a dare un senso e un'anima a una squadra ancora una volta stravolta, ma rimasta anche a metà. La Roma è stata frullata sul mercato, ma la sua rivoluzione non è stata ancora completata. Fonseca ha mandato in campo quel che restava della formazione dello scorso anno, in panchina sono finiti almeno una sessantina di milioni di acquisti (a parte Pau Lopez, Mancini e Zappacosta sono entrati nel secondo tempo). Il problema del difensore centrale esiste e non si può ipotizzare - come ha detto lo stesso Fonseca: di poterne addirittura fare a meno. La stessa partita col Genoa, fulminanti gol di Pinamonti e Kouame e gli interventi scomposti di Juan Jesus, ma non solo lui, ne sono stati la dimostrazione. Chiuso il capitolo Alderweireld con il Tottenham (nell'ottica della dirigenza l'acquisizione del belga sarebbe un esborso economico troppo esoso per le casse giallorosse ndr), restano aperte le soluzioni di Rugani e di Nkoulou, che vorrebbe lasciare il Torino. Ci sono ancora cinque giorni per poter chiudere l'affare difensore e non è da escludere che alla fine "a spuntarla" sia Dejan Lovren, centrale di difesa di proprietà del Liverpool sul quale i giallorossi potrebbero spostare definitivamente le proprie attenzioni, viste anche le difficoltà ad arrivare a Nkoulou, per il quale il Presidente granata Cairo si è espresso a chiare lettere: "Deve chiedere scusa ai suoi compagni. La Roma deve pagare una penale di 900.000 euro in caso contattasse uno dei nostri giocatori".

Fonte: INSIDEROMA.COM-SARA BENEDETTI

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