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Iturbe: "La Roma mi ha voluto fortemente, ora devo crescere e imparare. Totti grandissima persona"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 09-09-2014 - Ore 18:40

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Iturbe:

Juan Manuel Iturbe è stato intervistato per RomaTv e ha parlato della sua esperienza giallorossa in questi primi mesi alla Roma. Queste le dichiarazioni rilasciate dall'ala argentina:

"Perchè ho scelto la Roma? Mi ha voluto fortemente, questo mi è piaciuto. Giocare all'Olimpico è stato emozionante, la curva della Roma è molto bella. I tifosi hanno fiducia in me, ma io devo andare con calma e imparare molte cose. La Roma ha una bella tifoseria, i tifosi stanno con noi. E' stato importante battere la Fiorentina per cominciare con il piede giusto. La Juventus? Squadra forte, ma noi siamo cresciuti tanto. Anche Milan e Inter si sono rinforzate. Champions League? Abbiamo visto il sorteggio insieme. Un gruppo difficile ma noi entriamo in campo con la voglia di fare il nostro lavoro. Il mio carattere? Sono tranquillo e allegro, mi piace ridere con i compagni che mi hanno trattato bene accogliendomi alla grande. Non ho problemi con la lingua, mi trovo bene con Paredes e Sanabria ma in generale ho legato con tutti. La prossima partita? Tutte le partite saranno difficili, l'Empoli ha voglia di vincere e restare in A. I miei valori fuori dal campo? Mi piace stare a casa, guardare un film, giocare alla playstation e stare in tranquillità. Un mio soprannome? La mia mamma mi chiama Juansito, ma a Roma mi chiamano Manuel. Cosa penso di Totti? Da piccolo lo guardavo in tv, tutti parlano bene di lui, è una grandissima persona che aiuta i compagni. La fase difensiva? Lo faccio se me lo chiede il mister. Me lo dice anche De Rossi di stare più in copertura. Le punizioni? Mi piace tirarle, è il punto più forte che ho. Chi è il più veloce tra me e Gervinho? Tutti e due. Il mio gol più bello? Quello su punizione alla Lazio. Il Derby? Tutti i derby sono caldi, sarà una giornata bella quando la sfideremo. Luca Toni? E' un grande campione, devo ringraziarlo perchè mi ha parlato tantissimo a Verona, sono cresciuto grazie a lui.

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