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La Roma di Spalletti ed il ritorno al 4-2-3-1. Ma quali altre ipotesi per i giallorossi ?

condividi su facebook condividi su twitter Di: Federico Falvo 13-01-2016 - Ore 17:35

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La Roma di Spalletti ed il ritorno al 4-2-3-1. Ma quali altre ipotesi per i giallorossi ?

Rudi Garcia è stato ufficialmente esonerato da tecnico della Roma, con Luciano Spalletti pronto a sostituirlo per provare a risollevare le sorti della squadra.
Quello di Spalletti sarà un ritorno nella capitale, avendo già allenato la Roma dal 2005 al 2009. Quattro anni caratterizzati dal 4-2-3-1 (modulo preferito dal tecnico toscano) ed un gioco considerato come uno dei migliori in Italia; che hanno portato la Roma a vincere due Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana.
Ma con il ritorno di Spalletti e la rosa attuale come scenderanno in campo i giallorossi?
Indubbiamente il 4-2-3-1 sarò il modulo base che verrà utilizzato dal tecnico toscano, ma non sono da escludere il 4-3-3 introdotto da Garcia o il 4-3-1-2. Ma vediamo nello specifico come potrà essere la Roma futura.
Schierandosi con il 4-2-3-1 la linea di difesa sarà affidata al duo Manolas- Rüdiger, in attesa del totale recupero di Castan e l’eventuale arrivo di un centrale nel mercato invernale. Sulle corsie difensive la scelta è obbligata, essendovi i giocatori praticamente contati, con Digne a sinistra e Florenzi (o Maicon) a destra. Una coppia di mediani composta da De Rossi e Nainggolan con Strootman pronto a tornare in campo a febbraio dopo l’infortunio. Salah e Gervinho (o Iago Falque) gli esterni offensivi con Pjanic che verrà schierato dietro l’unica punta Dzeko (o Sadiq qualora Spalletti lo riproponga in prima squadra come fatto dal suo predecessore). Ed il capitano? Totti conosce già il modulo di Spalletti, avendovi giocato per quattro stagioni da prima punta o trequartista d’inserimento; dunque il numero 10 potrebbe ricoprire entrambi i ruoli.
Ma inizialmente il 4-2-3-1 potrebbe essere mal assimilato dai giocatori per il poco tempo a disposizione e quindi contro il Verona si potrà rivedere il 4-3-3. Con questo modulo torneranno di massima importanza le ali, con Pjanic regista di centrocampo aiutato dagli incontristi De Rossi e Nainggolan. Un modulo che i giocatori conoscono molto bene e potrebbe tornare utile nelle prime partite.
L’ultima ipotesi tattica che Spalletti potrà proporre alla Roma è il 4-3-1-2, con Pjanic a sostegno delle due punte (Dzeko ed uno tra Salah, Iago Falque e Totti) ed un centrocampo aggressivo composto dai soliti De Rossi e Nainngolan più l’inserimento di uno tra Keita, Vainqueur ed Uçan. Possibile anche l’utilizzo di Florenzi nei tre di centrocampo per dare maggiore spinta alla squadra.
Ma per il tecnico di Certaldo ci sarà da sciogliere il duro nodo che riguarda la difesa, con terzini contanti e solo tre centrali all’altezza della situazione. Qui entrano in gioco le garanzie di mercato che Spalletti ha richiesto prima di apporre la firma sul contratto. Da sistemare prima di tutto la corsia difensiva di destra, con Adriano nel mirino dal mercato estivo ed ottimo innesto per il ruolo; un suo potenziale acquisto liberebbe Florenzi che tornerebbe a ricoprire il suo ruolo naturale. Sul taccuino di Sabatini anche Criscito per la corsia di sinistra per far rifiatare Digne (richiesto da Spalletti), Santon e Tonelli; che porterebbero nuova linfa e chiavi tattiche al futuro modulo spallettiano. A centrocampo si attende il rientro di Kevin Strootman, con Witsel che nelle ultime ore sta prendendo piede come possibile acquisto nell’imminente futuro e già noto a Spalletti che lo ha allenato allo Zenit. In avanti, dopo l’addio di Iturbe, potrebbe arrivare uno tra El Shaarawy o Perotti; che verrebbe schierato come esterno offensivo a sostegno dell’unica punta.
Dunque varie chiavi tattiche per Luciano Spalletti, che troverà una rosa già competitiva e tecnica con la quale poter costruire un futuro ricco di successi e di gioco. Un futuro che i tifosi si augurano glorioso come le quattro stagioni che incoronarono la Roma come la squadra che esprimeva il più bel calcio in Italia. Un futuro che lo stesso Spalletti sognava nella Roma, così come firmato sulla famosa giacca volutamente lasciata in un locale romano: “Un grande amore non finisce mai…E prima o poi…SERBAMELA! Luciano Spalletti”.

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