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La Roma torna a vincere e mantiene il secondo posto

condividi su facebook condividi su twitter Di: Massimo De Caridi 18-05-2015 - Ore 12:23

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La Roma torna a vincere e mantiene il secondo posto

La Roma supera l’Udinese 2-1 in rimonta grazie alle reti di Nainggolan e Torosidis, mostrando tutti i pregi ed i difetti che la squadra di Garcia continua ad avere. I giallorossi provano a fare gioco ma gli ospiti si difendono con ordine e sono pronti a ripartire in contropiede, nonostante l’assenza del loro leader e capitano Di Natale si faccia sentire. Gli attacchi dei padroni di casa sono spesso individuali e fini a se stessi, poco movimento senza palla e sfera quasi sempre tra i piedi di Totti con la speranza che possa illuminare la scena con qualche colpo geniale. Ibarbo ed Iturbe sono gli esterni al fianco del capitano romanista ma oltre all’impegno, poco danno alla causa. Molto più reattivo appare il centrocampo formato da De Rossi, Pjanic e Nainggolan. Il belga, in particolare, spezza la manovra ospite e fa ripartire la manovra, con il bosniaco leggermente più ispirato delle ultime gare ed il numero 16 romanista più attento rispetto alla partita con il Milan. In difesa, Garcia ha scelto di rimandare in campo Yanga Mbiwa, in questa alternanza con Astori al fianco di Manolas che non ha favorito la solidità del reparto. Sugli esterni, assente Florenzi per squalifica, Torosidis è tornato a giocare sulla destra e Holebas si è ripreso la fascia sinistra dopo esser stato in panchina nelle ultime gare. Al 19’, arriva l’errore dal miglior difensore che la Roma ha in rosa: Manolas sbaglia il disimpegno e la palla finisce a Thereau, bravo ad approfittarne e ad involarsi sulla fascia senza che il centrale greco riesca a fermarlo. L’attaccante francese entra in area di rigore e tira in porta colpendo De Sanctis sul volto, poi è Perica il più lesto ad arrivare sul pallone ed a spingerlo in rete con la porta sguarnita. La Roma ci mette qualche minuto prima di riprendersi dalla rete presa ed infatti prima un colpo di testa, finito sul fondo per pochi centimetri e poi un contropiede sventato per miracolo a pochi metri dalla porta, salvano i padroni di casa dal doppio svantaggio. Dopo queste 2 azioni pericolose dell’Udinese, la formazione di Garcia ha provato a metter in campo le energie magari anche nervose che ha a disposizione in questo momento, per cercare di pareggiare quanto prima e ribaltare definitivamente l’incontro. I giallorossi hanno conquistato molti i corner ma sono state poche le occasioni pericolose tutte respinte da Karnezis o dai suoi difensori. La più importante occasione prima della rete del pari è stata su calcio di punizione dal limite battuto da Totti, dopo un fallo di Piris su Ibarbo. Il capitano giallorosso ha scaricato in porta un tiro molto potente ma un po’ troppo centrale e così Karnezis è riuscito a respingerlo. L’unico modo per creare azioni da gol importanti era quello di far scoprire l’Udinese ed infatti sul finire del primo tempo, i giallorossi conquistano palla e la affidano a Totti che con un colpo da maestro trova Nainggolan solo davanti al portiere friulano, che resta fermo in porta e per il centrocampista ex Cagliari è un gioco da ragazzi realizzare il gol del momentaneo pareggio con cui si va al riposo. La seconda frazione di gioco comincia sulla falsariga del finale di primo tempo, con la Roma alla ricerca del vantaggio e gli ospiti pronti a pungere in contropiede. Esattamente come nella prima parte di gara, la rete della Roma segue ad un grosso pericolo per la retroguardia romanista sugli sviluppi di un contropiede, che ha visto per protagonista Allan. Il centrocampista udinese in entrambe le circostanze si è presentato nei pressi di De Sanctis ma anche in questa occasione, ha perso il tempo per battere verso la porta romanista ed in questa circostanza, è stato bravo Yanga Mbiwa a rimontarlo ed a rubargli palla regolarmente. Quasi sul capovolgimento di fronte arriva il tanto atteso gol del vantaggio giallorosso. La Roma spinge sulle fasce e manda palloni in area di rigore in maniera un po’ confusa ma anche la difesa friulana non sembra attentissima e così, dopo un serie di lisci, il pallone finisce sui piedi di Torosidis, trovatosi nel ruolo di centravanti per caso ma con caparbietà mette il piede nonostante l’uscita disperata dell’estremo difensore bianconero e suo compagno di nazionale con la Grecia. La sorte vuole che abbia la meglio il difensore giallorosso e che il pallone caramboli in porta. La Roma è finalmente in vantaggio e per una volta il fato non si rivelato avverso. A quel punto, il mister francese decide di far uscire capitan Totti inserendo Keita per dare più solidità al centrocampo e lasciare 2 velocisti davanti. Dopo 7’, Garcia ci ripensa e toglie Iturbe: la sua prestazione è molto al di sotto di quanto ci si aspetti da lui ma purtroppo in linea con quanto mostrato in questa stagione. Al suo posto entra Doumbia, per la prima volta non accolto dai fischi ma da applausi di incoraggiamento del pubblico romanista. L’ivoriano ha solo 8’ più i 4 di recupero per mettersi in mostra e stavolta non riesce mai a trovare lo specchio della porta ma solo qualche stop errato ed un paio di tentativi di incursione dalle fasce non andati a buon fine. Al minuto 86, arriva il terzo cambio: fuori Pjanic e dentro Ljajic. Il bosniaco è andato meglio del match con il Milan ma non è stato il suo incontro migliore ed è anche uscito a causa di problema fisico. Con tanta sofferenza, la Roma effettua il controsorpasso nei confronti della Lazio, che aveva vinto a Genova con la Sampdoria, giocando un buon calcio ma grazie ad un gol viziato da un fallo di Klose su Viviano. Il punto di vantaggio che la squadra di Garcia ha sui biancocelesti è molto importante per la lotta al secondo posto e permette ai giallorossi di giocare un derby di rimessa ed in attesa di qualche errore della Lazio, che invece dovrà attaccare e sprecare energie, a pochi giorni di distanza dalla finale di coppa Italia, che si disputerà mercoledì. Se davvero il derby fosse spostato a lunedì 25 maggio alle ore 18, sarebbe l’ennesima dimostrazione di quanto ci sia ancora da cambiare per migliorare questo calcio e che la direzione intrapresa negli ultimi mesi non è quella giusta.  

Fonte: Massimo De Caridi

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