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Le mille e una Roma

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 16-05-2014 - Ore 18:15

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Le mille e una Roma

Diciotto agosto 2011, è una giornata particolare per la Roma. In campo i giallorossi di Luis Enrique aprono ufficialmente la stagione perdendo a Bratislava 1-0 l'andata dei preliminari di Europa League contro lo Slovan. Un risultato amaro, che per una volta passa in secondo piano perché a Roma succede qualcosa di storico. Nella Capitale, in un caldo pomeriggio soleggiato e afoso, si gioca un'altra partita: non su un terreno di gioco, ma sulle scrivanie di alcuni studi legali romani. Si tratta del "closing" definitivo tra UniCredit e gli imprenditori del consorzio americano per il passaggio di proprietà della società. L'incontro risolutivo dura circa un'ora e si consuma presso lo studio legale Grimaldi in via Pinciana. I protagonisti della firma sono il legale di UniCredit Roberto Cappelli (presidente in quei giorni), il rappresentante del consorzio americano Thomas DiBenedetto, l'avvocato e futuro DG Mauro Baldissoni, il professor Attilio Zimatore. Per la Roma è l'inizio di una nuova era, di un cambiamento radicale sotto tutti i punti di vista. Tecnico e manageriale. Da allora, da quel 18 agosto, sono passati 1000 giorni e a ripensarci sembra una vita. Mille. Il conteggio "tondo" si ferma al 14 maggio scorso. Poco meno di tre anni, un periodo in cui è stato fatto tantissimo per "far diventare la Roma uno dei maggiori club europei". In Serie A questo auspicio è già realtà: la squadra di Rudi Garcia si è classificata seconda con il record di punti di sempre, ottenendo la qualificazione diretta in Champions League, ma il lavoro del management di Trigoria è capillare su ogni aspetto.

RAPPORTO CON IL TIFOSO - A cominciare dal rapporto con la tifoseria. Per fare un esempio, se oggi un romanista alza il telefono e vuole comprare un biglietto o un abbonamento senza muoversi da casa lo può fare tranquillamente. Oppure, se invece del telefono si vuole usare internet, il risultato è lo stesso collegandosi con il sito della Roma (asroma.it). Ma non solo. Chi non vuole sottoscrivere un abbonamento con la Privilege Card può optare per una tessera Club Home. La Roma è stata la prima in Italia a lanciarla e, con il passare del tempo, diverse squadre di Serie A hanno seguito il modello. Se un sostenitore ha un problema di qualche tipo, alza la cornetta, compone il numero 06.89386000 e trova un operatore pronto a risolvere la questione. Si chiama Centro Servizi AS Roma, uno sportello "vivente" per il tifoso. Dall'inizio del campionato 2011-2012 è stato dedicato un settore dello stadio alle famiglie: qui si può vedere la partita con i propri cari in tranquillità e a prezzi più che popolari. Per i ritardatari o gli eterni indecisi, nei pressi dell'Olimpico, è presente una biglietteria (Ostello della Gioventù) dove si possono acquistare tagliandi all'ultimo momento prima dell'evento. Per i più piccoli, sempre nel giorno della partita, è stato creato il Cuore Sole Village, un villaggio per svagarsi con divertenti giochi o attività ludiche. Un servizio è stato riservato pure per i non vedenti: in collaborazione con l'emittente Tele Radio Stereo, prima della gara, presso il desk della Tribuna Tevere dedicato ai non deambulanti e all'ingresso Stampa della Tribuna Monte Mario, i tifosi non vedenti muniti di titolo di accesso possono ritirare gratuitamente gli apparecchi radio che consentono loro di ascoltare una radiocronaca ad hoc. Per i più facoltosi c'è l'Area Premium. Non la semplice, vecchia, Tribuna d'Onore, ma un settore in cui è possibile avere ogni tipo di confort: la poltrona riscaldata con il monitor davanti, un servizio ristorazione all'avanguardia e un personale a completa disposizione dei presenti. Da questa stagione, la tribuna autorità è frequentata anche dalle vecchie glorie alle quali è stato riservato un palchetto. Proprio così, chi ha vestito la maglia della Roma può andare ogni domenica a vedere la partita gratuitamente.

RADICI E NUOVO STADIO - La valorizzazione del passato e di tutto ciò che è stato è un altro punto strategico caro alla dirigenza. In questo senso sono state realizzate molte iniziative: l'indirizzo della sede è cambiato da Viale di Trigoria km 3600 a Piazzale Dino Viola 1, in onore del presidente del secondo scudetto. Il campo della Primavera è ora intitolato a Agostino Di Bartolomei, capitano dei gloriosi anni Ottanta. Per far conoscere ai più giovani i giocatori degli anni precedenti è stata istituita la Hall of Fame: un'ideale formazione formata da ex calciatori e votata dai tifosi in rete. Dallo scorso febbraio a Testaccio (nei locali dell'ex Mattatoio) c'è la mostra Roma Ti Amo: un'esposizione ricca di maglie, foto, video, cimeli e materiale storico. Una sorta di "antipasto" del museo della Roma che sorgerà all'interno del nuovo stadio. A questo proposito, il nuovo impianto non è più una suggestione, ma una realtà che sta prendendo corpo giorno dopo giorno. Il progetto è stato già presentato in conferenza stampa e sorgerà a Tor di Valle. "Incuterà timore agli avversari. Avrà 52 mila posti, che diventeranno 60 mila per le grandi occasioni. Tribune a ridosso del campo, così i giocatori non dovranno fare tutta quella strada per arrivare ai loro tifosi...", le parole del presidente James Pallotta.

SPONSOR E SVILUPPO MARCHIO -  Il nome Roma ha potenzialità infinite sul mercato estero. Lo sanno bene i manager, che ogni giorno lavorano sullo sviluppo del marchio. Per arrivare in tutto il mondo il mezzo più immediato e semplice è internet. Presto, fatto: da tre anni la Roma è presente sui canali social con tantissimi fans: su Facebook i Mi piace sono 3 milioni e 300 mila, su Twitter i followers sono 369.000. Numeri di tutto rispetto e in continua evoluzione. Inoltre, si trovano profili ufficiali anche su YouTube, PinterestLinkedin e Tumblr. Il sito (asroma. it) è stato rinnovato ed ora è diventato un portale all'avanguardia con news, aggiornamenti, foto e tanto altro. All'indirizzo asromastore.it è possibile acquistare prodotti on-line: maglie personalizzate, materiale tecnico, palloni e ogni tipo di gadget. Per dare la possibilità a chiunque nel globo di capire che si ha a che fare con l'AS Roma è stato cambiato il logo sociale. La lupa è stata ammodernata e la scritta ASR è stata sostituita da Roma 1927. Questa la motivazione resa dal presidente: "L'obiettivo era quello di creare un brand globale e richiamare la nostra storia, che è iniziata nel 1927. Prima, quando i nostri tifosi nel mondo quando guardavano la scritta "ASR" non capivano cosa significasse". In tal modo quando la squadra va in tournée in America o in altre zone del pianeta (come è già accaduto) non può non essere riconosciuta. Il respiro internazionale del club è finito pure sui maggiori quotidiani stranieri. Molti organi di informazione si sono interessati alle vicissitudini della squadra con approfonditi articoli o reportage. Per citare il caso più recente, quello del Wall Street Journal: "Pallotta è lo zar americano del calcio capitolino. Ha preso una società allo sbando e l'ha fatta volare". Tutto questo movimento ha suscitato interesse sul mercato. Non a caso colossi mondiali come la Disney e la Nike hanno deciso di legare il loro nome alla Roma. L'azienda sportiva, in particolare, ha ufficializzato un sodalizio che durerà 10 anni: fornirà il materiale tecnico e svilupperà iniziative commerciali con il club. Il futuro è già iniziato, altri 1000 di questi giorni Roma.

Fonte: As Roma Membership - Riccardi

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