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LegaPro, 13 arresti per gli scontri dopo Lecce-Carpi

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 06-07-2013 - Ore 13:35

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LegaPro, 13 arresti per gli scontri dopo Lecce-Carpi

Si sono resi protagonisti di violenze e minacce, in concorso con un centinaio di persone i dieci tifosi, o presunti tali, nei confronti dei quali stamane la Polizia di Stato di Lecce ha eseguito altrettante ordinanza di custodia cautelare per i disordini verificatisi dopo il termine della partita casalinga dei giallorossi del 16 giugno scorso, valida per i playoff del campionato di serie C1 con il Carpi, che sancì la mancata promozione in serie B.

I provvedimenti, 13 in tutto quelli emessi, sono stati eseguiti su disposizione del gip del tribunale della città salentina Giovanni Gallo. La richiesta era stata avanzata dal pm Massimiliano Carducci. Furono atti di violenza inaudita che, come si legge nell'ordinanza, «nulla hanno a che fare con lo sport, posti in essere gratuitamente non solo nei confronti degli steward, ma anche verso i fotografi e i giornalisti presenti, oltre che verso gli oggetti presenti nello stadio». Inoltre, significativa della personalità negativa degli indagati, è, secondo gli inquirenti, la partecipazione accertata di molti di essi ad azioni di vera e propria guerriglia all'interno e all'esterno dello stadio, attraverso le aggressioni fisiche e il lancio di oggetti contundenti all'indirizzo del personale di Polizia. Azioni culminate con l'incendio di un'auto della Polizia di Stato.

La Digos ha segnalato la personalità degli indagati, anche di quelli non gravati da condanne irrevocabili, come particolarmente incline a violenza e sopraffazione. Le ipotesi di reato formulate sono relative «ad un'azione - spiega la Questura - messa in atto, con determinazione estemporanea e anche con condotte individuali e autonome, usando violenza e minaccia, anche con il lancio e l'utilizzo di pietre e oggetti contundenti, in modo da creare pericolo alle persone, nei confronti delle Forze di Polizia (8 poliziotti riportarono lesioni e contusione) e degli steward che, al termine dell'incontro di calcio, tentavano di impedire l'accesso dei tifosi al terreno di gioco e agli spogliatoi».

Tra i destinatari dei provvedimenti cautelari, vi è anche un palermitano, Antonino Raccardi, a conferma dello storico gemellaggio tra gli ultrà locali e quelli siciliani, che risulta essere, tra l'altro, proprio l'autore dell'incendio del veicolo di polizia. Sempre nell'ambito dell'ordinanza è stato applicato un obbligo di dimora a Daniele Solito, 35 anni, in relazione a comportamenti violenti tenuti in occasione della manifestazione sportiva

Fonte: Adnkronos

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