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Malagò: "Il calcio fa bene ad esser preoccupato. Taglio contributo sottovalutato"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 27-10-2014 - Ore 14:56

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Malagò:

"Il calcio fa bene ad essere preoccupato, perché ci sono i numeri che sono assolutamente chiari in questo senso. Al tempo stesso il calcio penso che abbia tutti i presupposti per dimostrare che si possa fare in futuro qualcosa di più e di diverso. E poi sapete benissimo che questo argomento non è nato questo fine settimana in cui si sono intensificati gli incontri e le telefonate. È un discorso partito poco dopo il mio insediamento e che per un anno era alla portata di tutti, molto chiaro e evidente. Credo che da questo punto di vista ci sia stata un pò di sottovalutazione". Giovanni Malagò, presidente del Coni, si esprime così sui possibili tagli dei contributi alla Figc a margine dell'evento 'Destinazione Rio. Il n.1 dello sport italiano esclude anche l'ipotesi di un differimento alla fine della stagione calcistica di un'eventuale sforbiciata: "Il discorso è molto semplice: noi siamo un ente pubblico, ci sono delle delibere di Giunta. Ci sono elementi oggettivi, per cui mi sembrano ragionamenti poco plausibili. Di certo il calcio si renderà conto che, in un contesto non a favore, quello che si poteva fare il presidente del Coni lo ha fatto. I rapporti personali con il mondo del calcio e i suoi vertici sono ottimi, dopo questo contesto secondo me lo saranno paradossalmente ancora di più. Faranno un'obiettiva valutazione sul punto di partenza e sulla ricaduta, magari anche sulle prospettive future. Se non sarà così, io sono molto sereno su questo argomento", sottolinea Malagò. Il direttore generale della Figc, Michele Uva, questa mattina ha fatto notare che il calcio per anni ha finanziato le medaglie azzurre: "È una chiave di lettura giusta se si vedono le cose sotto il profilo di quello che fu il totocalcio, che ha alimentato il sistema del Coni. Ma il totocalcio non c'è più e non mi sembra neanche da qualche giorno -è la replica di Malagò-. È chiaro che il calcio, dal punto di vista del supporto finanziario, ha dato moltissimo al nostro paese e questo bisogna riconoscerglielo. Detto questo, subordinare al calcio tutto quello che sono gli introiti e i ricavi dell'intero sistema sportivo credo onestamente che non sia il presupposto giusto. Ma ognuno ha la sua logica e io la rispetto".

Fonte: Adnkronos

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