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Marchizza: "Bella emozione, è il secondo scudetto. Il carattere la nostra forza"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 05-06-2016 - Ore 00:23

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Marchizza:

Manca poco all’inizio del match tra Roma e Juventus. E Riccardo Marchizza ha raccontato le sue emozioni prima della finale:

A pochi minuti da questa finale come state?
"
Stiamo bene, siamo carichi e pronti per portarci a casa la partita più importante dell'anno".

Hai già vinto un titolo: cosa hai detto ai compagni?
"Di stare tranquilli e giocare sereni perché partite come queste non sempre si ha la fortuna di giocarle e poi di giocare col cuore perché è troppo importante questa gara".

Come si batte la Juventus?
"Rimanendo uniti e con il cuore".

 

Riccardo Marchizza a Sportitalia:
Abbiamo delle buone sensazioni. Noi ci crediamo, è un anno che lavoriamo per questa finale, daremo il meglio. Come vivo questa partita? Serenamente, mi godo ogni secondo. È una partita troppo importante. Come abbiamo preparato la sfida? Bene, abbiamo viste abbastanza partite loro e sappiamo come fargli male. Cosa abbiamo in più di loro? Il cuore e la voglia di vincere lo scudetto”.

 

Riccardo Marchizza a Rai Sport:
La Juventus? Sarà una partita difficile. Sono forti in tutti e reparti non solo in attacco ma noi siamo all’altezza perché siamo forti altrettanto. Come la spunteremo? Giocando con testa e cuore. Giocheremo uniti in ogni difficoltà. Il gruppo? È unito, siamo amici e ci proveremo a portare a casa lo Scudetto. Il mister? È stato quasi come un padre per me. Brava persona e bravo allenatore. Come si batte la Juve? Con testa, gambe e cuore”.

 

Riccardo Marchizza a fine partita a Roma Tv:
"Bella emozione, è il secondo scudetto, un’emozione fantastica, la provi rare volte, era il nostro sogno, non potevamo farcelo sfuggire. Sempre convinto di vincere? Sensazioni difficili da spiegare, quando conosci i compagni e lavori sodo e vedi i loro occhi che sputano sangue capisci che è l’anno giusto. Carattere intramontabile? È sempre stata la nostra forza, non so che squadra riesce a rialzarsi e ad avere la forza di riprendere una partita che sembrava non dalla nostra parte. Problemi fisici nei supplementari? C’eravamo andati anche nella gara precedente, non conta più la giocata ma quanto sei unito e quanto hai forza di lottare per la maglia. Il rigore? Ero anche un po’ stanco, ho il mio modo di calciare, ho cercato di guardare fino all’ultimo, avevo paura di tirare centrale e ho chiuso troppo. È l’ultimo dei miei pensieri, abbiamo vinto lo stesso, lavoro tanto e ci sta che uno lo sbagli. Primo pensiero? La famiglia, che mi segue ovunque. La mia ragazza, il primo pensiero sono stati loro, mi seguono sempre e fanno tanti sacrifici, lo scudetto va a loro. Cosa succede nello spogliatoio? Meglio che non lo dica (
ride, ndr.)".

Fonte: Roma Tv-Rai Sport-Sportitalia

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