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Maurizio Pistocchi: "Episodi di violenza inaudita capitati all’interno dello Juventus Stadium"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 07-10-2014 - Ore 11:37

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Maurizio Pistocchi:

Maurizio Pistocchi attacca la Juventus in diretta a Teleradiostereo, nella trasmissione del mattino dell’emittente romana, condotta da Dario Bersani e Augusto Ciardi, a cui il giornalista Mediaset affida le sue critiche nei confronti della Juventus per lo Juventus Stadium e il presunto clima “di violenza” che vi si respirerebbe. Pistocchi parte dalla direzione di Rocchi: «Un arbitro pauroso e incapace che si è fatto condizionare, ma lo sapevamo. Non erano decisioni facili ma ha diretto con paura sbagliando tutto». Poi passa al punto: “Parliamo molto dell’arbitraggio e si fanno molte analisi. Ma, oltre al comportamento dei giocatori, si deve parlare della gravità degli episodi di violenza inaudita e inaccettabile capitati all’interno dello Juventus Stadium, che ha fatto registrare addirittura dei colpi subiti da un tesserato della Roma. Nello stadio c’è un ambiente creato ad arte, violento, e non è la prima volta che succede. Vi respira un clima intimidatorio. La Juventus è una grande società e non ha bisogno di queste cose”.

MAURIZIO PISTOCCHI LA TECNOLOGIA -  Riguardo la tecnologia al servizio del calcio: “Moviola in campo? Ne parlai nel 1991 durante la trasmissione di Maurizio Mosca. Ora potrebbe essere tardi apportare modifiche a un sistema che si crogiola negli errori da almeno venti anni. Per la moviola in campo servirebbe un uomo, un arbitro in più, che dovrebbe però stare in una regia mobile distante dallo stadio, perché se si decidesse tutto a bordo campo, si creerebbero pressioni pericolose”.

UN FUTURO GRIGIO - Pistocchi prosegue: “Il nostro paese vive una situazione sociale ed economica difficile. Nel 1990, anziché pensare agli stadi del futuro abbiamo fatto degli impianti per la speculazione del momento. Stadi che poi sono stati distrutti, vedi quello di Torino, o in stato di completo degrado. Per rilanciare il calcio italiano bisognerebbe ripartire proprio da questo, stadi a norma, controllati e sicuri. La violenza negli stadi è l’altro problema, non ha confini, lo abbiamo visto a Torino”. Guardando al futuro aggiunge: “Riguardo tali problemi la politica potrebbe fare molto, ma non lo si fa, perché gli appassionati alla fine sono personaggi che vanno a votare. La politica non ha mai guardato in faccia a nessuno, davanti a questi problemi ha chiuso gli occhi e si è turata il naso. Ha lasciato il potere nelle mani di società che fanno vendere giornali e abbonamenti alle televisioni, e che  hanno esercitato questo potere in modo arrogante.”

 

Fonte: calciobuzz.it

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