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Mentana: "Lo Stadio della Roma? Sappiamo cosa significhi costruire un progetto del genere nella Capitale. La Raggi esce un pò meno amata ma non commissariata"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 08-09-2016 - Ore 14:20

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Mentana:
Enrico Mentana, direttore del telegiornale di La7, è stato intervistato durante la trasmissione Te la do io Tokyo, in onda su Centro Suono Sport. Queste le sue dichiarazioni:
 
Sulla "questione romana":
"La Raggi non esce dall'incontro di ieri commissariata. Anzi. Ha tenuto duro su quasi tutto e infatti riesce a tenere la Muraro, nonostante sia indagata e nonostante tutti sapessero. La Raggi, dunque, non ne esce affatto indebolita. Forse da ieri però il Sindaco di Roma è un po' meno amata. Non credo ci sia stata disparità di trattamento da parte dei giornali rispetto alla questione-Sala. Rispetto a Sala, va detto che sapevamo fin dall'inizio che ci fosse stata una dichiarazione mendace.  Ma i 5 stelle, la base, esistono anche lì. Eppure a Milano non c'è tutto questo can can dell'opinione pubblica. Il Sindaco di Roma rende conto ai cittadini. Ma il candidato Sindaco ha anche un rapporto diretto con le forze politiche. Se fosse successo a Giachetti credo che Renzi sarebbe intervenuto. Ha fatto perfino una biciclettata con Marino, che ad occhio e croce non poteva vedere.. credo avrebbe fatto volentieri quella poca strada per Giachetti. I poteri, piccoli grandi poteri, ci sono sempre. Sono i sindacati dei trasporti, sono le partecipate, sono tutti i portatori di interesse. Per esempio: è stata smantellata la società di recupero di carcerati che è stata implicata in Mafia Capitale. Mi chiedo: i dipendenti di quella società, che sono rimasti in mezzo e sospesi, che fine hanno fatto? Anche quelli sono poteri, portatori di interessi".
 
Sul Movimento:
"Parliamo di Di Maio da un anno e mezzo. Prima non sapevamo che esistesse. Parliamo di Di Battista perché ha presa, è bello. Non parliamo di Fico ma sappiamo che ambisce ad un ruolo importante. Poi si porrà la questione femminile, ce ne sono tante. Il più popolare è Di Maio: il più completo sui dossier, il più adatto alla leadership perché ha più controllo di sé, la faccia da pokerista. La variabile importante in questo caso però è il tempo. Non sappiamo quando ci saranno le politiche. Quando sarà capiremo chi sarà "salito e chi sceso" tra i 5 Stelle".
 
Sull'Inter:
"Non conosco De Boer. Voglio vedere sul campo. Ma la squadra è molto più forte dell'anno scorso: hanno tenuto quelli che dovevano andar via e hanno fatto un paio di acquisti importanti. Anche se non si è capito chi faccia il regista. Banega è lentissimo. Ma certo nemmeno Pirlo era un centometrista. Se l'allenatore si dimostrerà buono, vedremo. Il bello e il sale del calcio è che chiunque può vincere anche col dream team (mi riferisco alla Juventus, ovviamente). Le altre due contendenti hanno perso i loro campioni: Higuain e Pjanic ".
 
Sullo Stadio della Roma:
"Credo che al tifoso della Roma non importi nulla dove si sieda. Credo che gli importi la partita. Ecco, lì è una questione di poteri. Poi sappiamo bene cosa significhi costruire un progetto del genere a Roma".

Fonte: Te la do io Tokyo-Centro Suono Sport

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