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Napoli, l'ascesa di Mertens

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 31-03-2014 - Ore 19:45

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Napoli, l'ascesa di Mertens

Vittoria Juve riaccende ambizioni;Reina,«ma quant simm gruosss?» (ANSA) - NAPOLI, 31 MAR - L'importante per il Napoli era conquistare i tre punti per mantenere ancora accesa la fiammella della speranza di raggiungere la Roma e, nello stesso tempo, per aumentare le distanze dalla quarta in classifica e blindare la zona Champions. A cosa fatte, però, rimane anche la soddisfazione di aver dimostrato che, in fondo, 17 punti di distanza con la Juventus sono un pò troppi. È chiaro che i bianconeri ieri sera non erano la squadra che si è vista per tutto il campionato, il rullo compressore spietato ed inarrestabile che ha dettato legge allo Juventus Stadium ed in tutti gli stadi d'Italia. Ma è anche vero che il vero Napoli non è quello sciupone ed impotente visto contro qualche 'piccolà, sia al San Paolo che altrove in più di un'occasione. E così oggi la società, i tifosi, la città intera hanno vissuto una grande giornata di appagamento interiore e si sono goduti e coccolati i loro eroi. Perchè la partita con la Juventus è sempre una partita speciale, in ogni stagione è un evento unico, indipendentemente dalla classifica, a prescindere dal fatto che un risultato favorevole agli azzurri possa servire a qualcosa o non contare nulla. Gli eroi del San Paolo sono tanti e molti di loro, oggi, hanno utilizzato i social network per esprimere la loro gioia, la loro soddisfazione. Alcuni lo hanno fatto in modo classico, altri in maniera più originale, come Pepe Reina che, appena tornato a casa ha cinguettato in perfetto idioma napoletano: «Ma quant simm gruosss» (che significa «Ma quanto siamo grandi») ed ha aggiunto «Vittoria importantissima per continuare a cercare il 2 posto!! Che spettacolo il San Paolo così». Anche uno dei principali eroi della serata, Dries Mertens ha utilizzato Twitter per esprimere tutta la sua gioia e la soddisfazione di aver battuto l'invincibile armata bianconera e di averlo fatto grazie anche ad un suo gol che, nel finale, ha chiuso definitivamente il match. In un italiano zoppicante, Mertens ha scritto: «Ieri c'era un momento speciale ed emozionante quando io ho fatto gol per mia squadra». In effetti Mertens si sta confermando quest'anno la vera sorpresa del campionato italiano. Un piccolo grande uomo, un furetto veloce ed imprevedibile che più di una volta ha cavato le castagne dal fuoco ed ha risolto i problemi del Napoli. Da gente come Higuain, Albiol o Pepe Reina già si sapeva che cosa ci si sarebbe potuti aspettare. Mertens invece è una specie di scommessa vinta da Riccardo Bigon, l'uomo che l'ha indicato a Benitez appena giunto a Napoli e che lo ha fortemente voluto ed ingaggiato, dopo aver ricevuto l'ok dall'allenatore. Quelli spesi per il belga sono i dieci milioni di euro meglio spesi dal Napoli negli ultimi anni, pensano in molti, e probabilmente in questa tesi c'è del vero. A sua volta Dries Mertens è entusiasta della sua nuova esperienza italiana e di ciò che il Napoli e la città di Napoli dove è amato e coccolato da tutti, gli stanno dando. Ieri sera il suo gol non è stato solo un colpo da biliardo, un' esecuzione perfetta dal punto di vista balistico. È stato un pò anche un miracolo perchè il calciatore, che la domenica precedente, nel coso della gara con la Fiorentina, si era procurato una dolorosa distorsione alla caviglia, si era rimesso in piedi solo da un paio di giorni. È stato fondamentale il lavoro fatto dallo staff medico del Napoli e Mertens, che è un ragazzo sensibile ed educato, non se n'è dimenticato nel momento del successo. Ecco, dunque, un altro suo tweet di oggi, sia pure sgrammaticato perchè non si fa aiutare da nessuno nello scrivere in italiano, che tesse le lodi a chi lo ha curato: «Grazie a lo staff medico per prepararmi si presto dopo la mia distorsione. Forza Napoli sempre e grazie a tutti». Un pensiero il piccolo belga lo dedica anche allo speaker ufficiale dello stadio San Paolo che dopo ogni gol ha l'incarico di citare ripetutamente per nome il marcatore, con il pubblico che ogni volta risponde con il cognome, per dar vita ad un boato che rimbomba in tutta la città. Stamani è partita per lo speaker, Decibel Bellini, una richiesta che è un pò una preghiera: «Devi dire il mio nome 14 volte, ok?». Quando segna un gol, in sostanza, Mertens vuole che il nome Dries venga pronunciato dallo speaker tante volte quante ne indica il numero sulla sua maglia e che ogni volta il pubblico risponda con il cognome. La replica di Bellini non si è fatta attendere: «Dries, 14 è troppo, ma non te preoccupà, me la vedo io...».

Fonte: ANSA

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