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Nicchi: "Voto al girone d'andata degli arbitri? Una sufficienza perché qualche sbavatura c'è stata"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 21-01-2019 - Ore 15:25

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Nicchi:

Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, era ospite del programma Radio anch'io Sport in onda su Radio Rai Uno. Queste le sue dichiarazioni:

Che voto dà al girone di andata degli arbitri?

"Do una sufficienza, non un ottimo perché qualche sbavatura c'è stata e abbiamo fatto alcune correzioni. Ho invitato gli organi tecnici ad utilizzare la Var ogni volta che si può, però non dobbiamo fare che a ogni fallo arrivino 3-4 giocatori che ne chiedono l'utilizzo. Dobbiamo lasciare lavorare gli arbitri. Da giocatore, allenatore o dirigente mi sentirei oggi molto tutelato da questo strumento tecnologico. La Var è questa e bisogna stare attenti, si può migliorare ma indietro non si torna. Attenzione che la Var non diventi un boomerang o un alibi. Oggi l'arbitro viene inseguito fino al monitor. Alle volte ci sono giocatori che prendono ammonizioni mentre l'arbitro parla con la VarAbbiamo detto di utilizzare al massimo la tecnologia, per andare a visionare un caso decide l'arbitro assieme all'operatore al monitorQuando c'è la segnatura di una rete è inutile protestare, le segnature vengono tutte riviste da quando parte l'azione. Tranquilli che quando c'è il fuorigioco o un gol da annullare lo vedono. Poi c'è il discorso della soggettività del fallo di mano con cui c'è da fare un discorso più amplio con gli organismi internazionali".

"Ci sono 3 cose di cui bisogna smettere di parlare, una è la Var perché sappiamo ormai che funziona. L'altro è il problema vergognoso del razzismo che dobbiamo debellare in tutti i modi. Infine la violenza per la quale abbiamo fatto passi da giganti per cercare di prevenirla e reprimerla. Le tre cose girano assieme. È arrivato il momento di fare ognuno il proprio compito: dobbiamo fare un salto culturale e mettere in atto cose da farsi subito ed altre nel tempo ma i delinquenti dai campi di calcio devono scomparire"

In mertio alle violenze dentro e fuori gli stadi di calcio, Nicchi afferma:

"Ci sono cose che non funzionano: la riunione allenatori-capitani in Lega a cosa serve se poi la domenica quando si gioca c'è sempre qualcuno che ha dei comportamenti che non deve avere. A cosa serve il capitano che deve essere l'unico ad avere rapporti con l'arbitro? Dobbiamo dire alla Fifa che non serve ammonirne uno ma il capitano perché non ha in mano la gestione della propria squadra. Il terzo tempo a cosa serve se a fine partita vediamo giocatori e allenatori che si precipitano a centrocampo per affrontare a muso duro l'arbitro per un episodio accompagnandolo fino agli spogliatoi?".

E sulla proposta di Fabio Capello che consiglia di far sedere i giocatori a centrocampo durante il match in caso di cori razzisti sugli spalti, dice:


"Non si può fare, ci sono delle regole, se non vanno bene prima si cambiano e poi si applicano quelle nuove. L'unico che può sospendere definitivamente la partita è l'addetto alla forza pubblica. La partita non la può interrompere un giocatore o un allenatore, ma neanche l'arbitro. Il razzismo è una vergogna che va debellato in tutti i modi, però vanno fatte le regole se queste non bastano ma io credo che applicare queste già sia importante".

Fonte: Radio anch'io Sport-Radio Rai Uno

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