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Petkovic:"Abbiamo tutto per vincere. Rigori? Vogliamo chiudere gara nei 90 minuti". Mauri:"Siamo pronti"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 25-05-2013 - Ore 15:24

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Petkovic:

Wladimir Petkovic e Stefano Mauri si sono presentati in sala stampa all'Olimpico alla vigilia della gara domani contro la Roma. Ecco le dichiarazioni del mister biancoceleste

Il quadro della situazione dopo il ritiro di Norcia?

"Sono molto soddisfatto di come la squadra ha risposto, per come si è compattata. Questo spirito di gruppo ci darà una mano domani per vincere la partita"

Eravate partiti per altri traguardi, la Coppa vale tutta la stagione?
"Vale tanto, vincere una competizione non è mai facile. Non tutti hanno avuto la fortuna di arrivare in finale, siamo orgogliosi del nostro percorso. Ci aspettavamo di più in stagione, ma vincere una Coppa del genere da un grande valore"

Quanto orgoglio sente nel guidare una squadra in un derby che vale una Coppa?
"Sono molto orgoglioso di guidare questi ragazzi, che hanno dato tutto, hanno fatto tanti sacrifici con risultati ottimi in Italia e in Europa. Meritano un successo domani, comunque per me è molto importante portare questi ragazzi domani in partita con il piacere di giocare e divertirsi con la consapevolezza che siamo forti e che abbiamo tutte le carte per vincere questa finale"

La Lazio è arrivata dietro la Roma, può influenzare la gara?

"Qui c'è un triplo obiettivo: qualificarsi in Europa, è un derby molto sentito e poi è una Coppa che vale tantissimo. L'importante è non pensare a tutto questo ma a dare il massimo. Con la positività possiamo raggiungere l'obiettivo".

Conterà il risultato per il suo futuro?
"Non penso influenzerà il mio futuro, le valutazioni si fanno sempre alla fine della stagione. Questa è un'opportunità, entrare nella storia vincendo un trofeo e concludere questa stagione nel modo migliore"

Cosa temete più della Roma? 
"Temere è già una parola brutta, in una partita di calcio non si deve mai temere nulla. Si deve giocare a calcio, viverla con serenità e fare di tutto per vincerla".

Ha intravisto un po' di nervosismo da parte dei suoi giocatori? 
"Un po' di nervosismo ci deve essere, sarebbe brutto che i giocatori non sentissero la pressione. Significherebbe che non siamo pronti a vivere una partita del genere. A Norcia ho visto un gruppo compatto, che ha vissuto questa settimana tutti insieme ma con spirito sereno che vogliamo vedere anche in campo"

Questa partita in relazione alla stagione, è un fallimento non vincere?
"Non penso, ma sicuramente sarebbe deludente. Perchè siamo arrivati fino in fondo in tutte le competizioni, adesso dobbiamo guardare tutto in modo positivo e combattente e fare di tutto per vincere quest'ultima sfida"

La squadra è pronta in caso si dovesse arrivare ai rigori?
"Faremo di tutto per vincerla nei primi novanta minuti, anche se abbiamo provato ogni eventualità"

Espulsioni e gol su calci piazzati, si è concentrato su questi aspetti? 
"Anche, ma io ho visto le espulsioni che abbiamo preso anche troppo esagerate. In campionato abbiamo suvbito gol su palle ferme, ci siamo esercitati qanche in fase di non possesso palla. Sono convinto che lì manchi un po di concnetrazione ma in questa partita la concnentrazione deve essere al mille perchè queste piccolezze possono decidere una sfida del genere"

Quale aspetto conta di più in queste partite? 
"Principalmente conta la testa, per gestire le situazioni fisiche e non solo. Sarà findamentale rimanere concentrati e calmi. Mauri non nella mie scelte? E' stato assente per un infortunio dopo la sfida comn il Napoli, adesso è al 100% e spero che domani potrà darci una mano"

Un suo parere contro il razzismo?
"Non posso giudicare le sanzioni della Uefa, ma il razzismo non deve far parte del mondo dello sport. Si deve insegnare ai bambini che un mondo senza razzismo è la priorità"

In carriera ha mai vissuto una sfida così? 
"C'è un derby, c'è una finale, io ho vissuto già finali di Coppa e so cosa ci aspetta ma qui aumenta tutto. Tutta questa attesa e pressione si deve trasformare in uno stimolo per vincere la partita e dare il massimo"

Quanto è stato di supporto la figura del mental coach? 
"Ho già avuto esperienze con la figura di un mental coach, lui ci aiuta a innalzare le nostri doti e potenzialità. E' un percorso appena iniziato e abbiamo voglia di continuare, a me come allenatore è molto utile la sua figura anche nel rapporto con i singolo calciatori. Nel calcio sono tecniche innovatve che ancora non sono molto diffuse".

Gonzalez, come sta? 
"Sta meglio, devo valutarlo anche stasera e domani mattina decidere se ci sarà o meno"

 



 Stefano Mauri

Che consiglio puoi dare ai giovani per diventare campioni come te?
"Divertirsi, perché il calcio è e rimane un gioco. Un ragazzo deve divertirsi con gli amici. Dopo viene tutto il resto. L'importante è solo divertirsi".

Partiti con altri traguardi, questa Coppa quanto vale?
"Vincere un trofeo è importante e ti dà la possibilità di partecipare alla Supercoppa ed entrare in Europa League. Le ambizioni erano altro sicuramente, però ci sono stati dei momenti negativi in cui potevamo fare meglio. Ci rimane questa finale che è importantissimo vincere".

E' la partita più importante della tua carriera?
"Forse la partita più importante da giocare. Abbiamo giocato altre finali di Coppa con la Lazio, ma questa per quello che riveste sia a livello locale che italiano, penso sia la più importante".

Come arriva la squadra alla finale rispetto a quella del 2009?
"Credo che la squadra sia più forte. L'ha dimostrato in questi ultimi campionati in cui siamo sempre migliorati. Cambia l'avversario, un derby è una partita strana, per giunta in finale e a Roma. Ci sono tante pressioni, partita difficile da giocare e dobbiamo farlo per l'ambiente che ci circonda. E' più difficile ma so che questa squadra è pronta per affrontarla, scenderemo in campo bene".

Te la senti di giocare dal primo minuto nonostante il recente infortunio?
"Io sono guarito, sto a posto. Sono andato a curarmi fuori per rientrare in queste partite. La formazione la fa il mister, deciderà lui".

Cosa temete di più della Roma e cosa temete di più della Lazio?
"Sappiamo i punti di forza della Roma e i punti deboli nostri, ma dirlo qui davanti a noi non credo sia il caso".

Prima volta che la Coppa Italia è così importante a livello mondiale. Avete una responsabilità particolare
"Una partita importante e c'è tanta attesa. Spero sia uno spettacolo in campo e che rimanga tale senza che ci sia nessun evento fuori dallo stadio. Lo spero perché i tifosi di Roma e Lazio devono dimostrare di essere grandi tifosi ma anche gente tranquilla".

In relazione alla stagione, non vincere il trofeo significherebbe stagione fallimentare? 
"Le aspettative erano diverse, soprattutto dopo l'inizio quando abbiamo girato a dicembre gennaio in posizione molto alta in classifica. Poi per una serie di motivi sono andate un po' male le cose e questa partita serve un po' per raddrizzare la stagione, ma non dobbiamo buttare tutto quello che abbiamo fatto".

Quanto è stato importante il mental coach?
"Una figura importante, tante sfumature non si conosco e avere una persona che ti insegna a gestire determinate cose è importante. E' un lavoro lungo che va affrontato passo dopo passo. Ci ha dato una mano e ci darà una mano passo dopo passo". 

 

 

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