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Presidenza Figc: I "Top Club" Italiani sposano la "Next Generation"

condividi su facebook condividi su twitter Di: Gabriele Nobile 10-07-2014 - Ore 13:08

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Presidenza Figc: I

In piena campagna elettorale per l'elezione del presidente della FIGC, non sorprendono le dichiarazioni dei tre presidenti dei club che nell'ultima stagione calcistica si sono piazzati ai primi tre posti. Senza dimenticarsi anche della posizione (parziale) del Milan, attraverso la figlia del presidente Berlusconi, Barbara: "Serve una svolta generazionale, diamo spazio ai quarantenni. Ad oggi il calcio italiano, così come viene percepito all'estero, significa conservazione, difesa status quo. Un sistema superato, dove dominano le rendite di posizione e nel quale viene sfavorito il merito in senso manageriale" insomma la Berlusconi auspicava un cambiamento generazionale ai vertici del calcio italiano...Alle dichiarazioni di ieri del presidente della Juventus, Andrea Agnelli: "Tavecchio Non ha autorevolezza. Nella Uefa e nell'Eca - spiega Agnelli - comandano due grandi ex calciatori, Platini e Rummenigge, la loro autorevolezza e capacità è riconosciuta. Un francese un po' visionario e un tedesco solido, ma quando questi due signori entrano in stanza la gente schizza in piedi. Farei più fatica ad immaginare che lo stesso trattamento di autorevolezza possa essere riservato a uno come Tavecchio". Sono seguite quelle di questa mattina del presidente della Roma James Pallotta: "In questo senso riteniamo che la soluzione delle problematiche debba essere affidata a personaggi autorevoli e indiscutibilmente distanti dalle logiche che fin qui non hanno prodotto soluzioni." E del vulcanico presidente del Napoli Aurelio De Laurentis: "Il profilo giusto è un presidente moderno, giovane come testa, pronto a rispettare il passato senza rinnegarlo e aprire la porta a un futuro a cui nessuno ha aperto le porte finora" L'asse oramai si è composto..la triade (oltre alla Berlusconi junior, mentre su Galliani abbiamo ancora dei dubbi) si è esposta, il tasto battuto è quello del rinnovamento, evidenziando il semplice concetto che per rivoluzionare il mondo del calcio italiano, servano faccie nuove, dinamiche e manageriali. Qualche giorno fa, anche il presidente della lega di Serie B  Andrea Abodi era entrato nel merito di queste considerazioni generazionali e di politica sportiva "Non abbiamo preclusioni, non sono decisivi il dato anagrafico, l’origine candidatura o lo status professionale; rispetto le valutazioni di Agnelli e Barbara Berlusconi ma ci defiliamo dalla bagarre, non vogliamo partecipare a uno scontro fra mondi"

Proprio Abodi potrebbe essere il nome giusto, segnalato dai 3+1 "Top Club" Italiani. 

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