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Ranieri: "Ho suggerito ai giocatori di restare un altro anno. La loro professionalità è stata fantastica"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 05-05-2016 - Ore 14:38

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Ranieri:

"Se ho parlato con Bocelli? Sì, mi ha chiamato lui, credo un mese fa, era davvero molto felice per quello che stava succedendo al Leicester, mi ha detto che gli sarebbe piaciuto venire. Ho dato le mie informazioni al club che ha organizzato tutti, verrà a Leicester per tutta la comunità. L'ho conosciuto tanto tempo fa, quando sono stato al suo concerto a Wembley. Ora si ricorderà (ride, ndr). Questa è una favola, ma la mia favola è iniziata a Cagliari, sono partito dai dilettanti e ho preso il volo, quella era stata la mia prima favola e questa è un'altra, vincere a Leicester è qualcosa di speciale. 42-1 per l'anno prossimo? I bookmaker hanno fatto un grosso errore quest'anno (ride, ndr). Grandi nomi? Non voglio rompere l'armonia dello spogliatoio, dobbiamo prendere qualche buon giocatore ma chi arriverà dovrà avere lo stesso spirito, non è importante il nome degli avversari, andiamo sul campo e lottiamo. Vogliamo crescere insieme. Lunedì sera? Ero in Italia, ho preso l'aereo per tornare, ho guardato la partita, ho cenato... assolutamente rilassato fino al secondo gol. Poi ho fatto un salto. La vittoria col Manchester City? Ho capito che quella vittoria poteva dare ai giocatori la sensazione di capire che potevano lottare con tutti e raggiungere qualunque obiettivo. Ho sempre detto loro di andare passo dopo passo. Adesso? A voi non lo dico, non saprete mai quello che dirò a loro. La permanenza dei giocatori? Sono fiducioso, ho suggerito a tutti di restare ancora un anno, è meglio che rimangano qui perché qui sanno di giocare, mentre in un'altra squadra porterebbero le valigie. La Champions League? La musica è fantastica. La gestione dei media? Quando tutto va per il verso giusto adoro queste conferenza stampa, ovviamente è importante avere equilibrio. In ogni paese ho sempre rispettato i giornalisti, fate un lavoro forse più difficile del mio. Non dico nulla delle critiche perché possono aiutare a migliorare, alcune però non sono riguardo al calcio ma personali. Ma continuo a rispettarvi, se qualcuno non rispetta me non è colpa mia, è colpa dell'altra persona. Lo stile tattico? Ho cambiato all'inizio, nelle amichevoli ho giocato a 3 dietro ma non era la strada giusta, ho parlato con i giocatori e lentamente hanno cominciato a crederci. Se poteva aiutare, cambiavo qualcosa, ma ho trovato un buon mix di giocatori. Innanzitutto la loro professionalità è stata fantastica, alcuni giocatori non hanno giocato spesso ma hanno regalato prestazioni eccezionali, nessuno ha detto niente durante gli allenamenti, ci sono ragazzi che non giocavano mai ma lottavano per trovare un posto in prima squadra, per me è stato triste uscire dalle coppe perché volevo avere l'opportunità di far giocare tutti, loro hanno capito e quando i giocatori che non giocavano vedevano i compagni capivano più facilmente ed è stato semplice anche per me". Questo uno stralcio delle dichiarazioni di Claudio Ranieri, tecnico del Leicester, in conferenza stampa a pochi giorni dalla conquista del primo titolo della storia delle Foxes .

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