Roma, ricorda ma vai avanti. Ecco i punti per ripartire

Forse la frase perfetta per guardare e passare avanti è: "Stendiamo un velo pietoso". Stendiamo un velo pietoso sulla partita di ieri, sugli episodi, sulla rabbia, sui veleni che hanno intercorso i 90 minuti di un match dove, sì è difficile da credere, si è giocato anche a calcio.

Fa male, fa molto male una sconfitta, che al di là degli episodi contestati, sarebbe stata ingiusta anche se l'arbitro avesse preso decisioni corrette. La Roma ha fatto una grande partita, tenendo testa alla squadra campione d'Italia, non meritando di perdere e dimostrando di essere cresciuta rispetto all'anno scorso. I giallorossi infatti sono maturati. Qualche tempo fa forse dopo uno svantaggio iniziale e con il tifo contro della trasferta calda la squadra sarebbe crollata. Invece ha reagito con forza e vigore, così come aveva fatto a Manchester, ma stavolta passando anche in vantaggio.

La Juventus, forse per la prima volta da anni a questa parte, ha avuto paura. Ha avuto paura di perdere non solo sotto il punto del risultato, ma anche tecnicamente e fisicamente. Per la prima volta in Italia c'è una squadra forte almeno quanto lei e per questo si è spaventata. La cosa peggiore in questo momento sarebbe gettare la spugna e abbandonarsi nello sconforto, I ragazzi di Garcia però difficilmente lo faranno. Sono affamati e solidi. Anzi non sono più ragazzi, quegli sbarbati bravi ma troppo docili e inesperti per lottare e giocare con i grandi.

Ora sono uomini, campioni, giovani affermati, che non scappano più alla vista dei tatuati e terribili Tevez e Vidal, al gigante Pogba o all'idolo Pirlo. Ma si sistemano l'elmetto, imbracciano l'arma e vanno in contro al loro destino. Destino già...ma qual è il destino della Roma? Neanche l'oracolo di Delfi potrebbe dirlo. Una cosa è certa però: il campionato non è finito, lo scudetto non è vinto e la Roma ha fame, tanta fame...