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Roma, sempre accanto ai tuoi colori

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 08-08-2013 - Ore 19:00

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Roma, sempre accanto ai tuoi colori

Alessandro Capone - Quanto siano lontano i Tuoi Colori non importa nemmeno questa volta. Il business di oggi li porta sempre fisicamente più lontano da Te, ma non dal Tuo cuore. Non importa il giorno, non importa l'ora, non importa nulla... importa solo la Tua passione che oggi si trova a Toronto. La Tua Maglia sarà in campo quando sarà notte fonda di un giorno feriale. Ma per Te non esistono festivi o feriali, esiste solo un altro avversario da battere, un altro battito del Tuo cuore, un altro brivido che ti emoziona. La radio ti accompagna mentre il nome della Tua Città illumina di giallo ocra e rosso pompeiano una terra così lontana. Ora i cori cominciano a girarti nella testa e provi ad immaginarti li con la Tua Sciarpa al collo. A volte ti domandi perchè, ma non c'è una spiegazione a tutto questo. C'è solo quel brivido dietro la schiena che ogni tanto ti sveglia quando sei in mezzo al Tuo sogno facendoti capire che invece si tratta di realtà. Quel fischio, sempre lo stesso, quello che dà il via a qualcosa che in realtà non è mai finito e continua dal giorno in cui hai capito quale strada avresti scelto. Una strada forse in salita, forse piena di curve, ghiacciata e senza guard rail. Ma è così che tutto diventa più bello e quando la strada di tanto in tanto si fa dritta, in discesa e con un panorama che ti lascia senza fiato capisci che ne è valsa la pena percorrerla e sei pronto per quando ricominceranno le curve. L’inizio non è dei migliori e poi ti raccontano di un pallone nella Tua area che diventa un autogol. Ti ritrovi addirittura sotto. 0-1. E’ notte, intorno c’è il silenzio e dentro di Te quella sensazione di chi a perdere non cista mai. Attendi che quella voce ti racconti quel che vuoi sentire e quando dopo una discesa sulla fascia il pallone finisce nell’area piccola avversaria l’1-1 è solo da sospingere in rete. Ora cominci a vivere un'altra partita e quel cross in mezzo che va a trovare una testa amica  ti manda in vantaggio 2-1 alla fine del primo tempo. Poi la notte ti avvolge sempre di più, come i Tuoi Colori avvolgono il campo. Ti dicono di una punizione che va a smuovere la rete avversaria e sul 3-1 ti rendi conto che la partita è finita. Ora il 4-1 serve ad accompagnarti verso il fischio finale, sempre di quella cosa che non finirà mai. La partita finisce e il lavoro si avvicina. Con un sorriso mandi la buonanotte ad una parte della Tua Città così lontana. Buonanotte Roma Nostra. Torna presto a casa.

Fonte: ec

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gladio1976 08/08/2013 - Ore 22:30

Complimenti e grazie per aver descritto quello che ogni lupacchiotto prova nel vedere la ROMA giocare così lontano

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