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Roma, tra infortuni e ritorni

condividi su facebook condividi su twitter Di: Sara Benedetti 25-03-2019 - Ore 23:30

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Roma, tra infortuni e ritorni

INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTI - Maledizione, sfortuna, destino avverso, o che dir si voglia, la certezza è che la fortuna per ora non sembra assistere la Roma. Una squadra dalle mille incertezze - un allenatore e un direttore sportivo a termine, il progetto stadio sempre impantanato, una lista di infortunati che cresce anziché assottigliarsi, il quarto posto che si allontana inesorabilmente - ha un punto fermo: la tournée estiva negli Stati Uniti, che è stata annunciata con grande euforia. I giallorossi parteciperanno per la quinta volta all’ICC (International Champions Cup), a metà luglio, con tre amichevoli in 10-12 giorni al massimo. Prima ci sarà il raduno a Trigoria. In sintesi è lo stesso tipo di preparazione dell’estate scorsa e, verrebbe da dire, l’esperienza non ha insegnato nulla. Con quello di Florenzi, gli infortuni stagionali dei romanisti sono saliti a 40, la maggior parte dei quali muscolari. Il problema al soleo del polpaccio sinistro terrà fermo «Flo» per 15/20 giorni, il che significa almeno quattro gare saltate (Napoli, Fiorentina, Sampdoria e Udinese) con speranza di rientrare alla vigilia di Pasqua (20 aprile) quando è in programma Inter-Roma. Non sta bene neppure Kolarov, che è tornato dalla Serbia e che ha un problema al flessore. In vista di tre gare in sei giorni, Ranieri rischia di avere solo Karsdorp e Santon come terzini di ruolo. Juan Jesus, spostato a sinistra, ha infatti fallito la prova contro la Spal, messo in croce da Lazzari. C’è invece qualche speranza in più di recuperare Cengiz Under, almeno per uno spezzone di gara contro il Napoli. Nei giorni scorsi è stato sottoposto a una risonanza magnetica, che ha dato esito negativo. A metà settimana tornerà ad allenarsi in gruppo e spera di rientrare tra i convocati per domenica 31.

RITORNA UNDER - Il turco mancava dalla gara di campionato contro il Torino. Un'arma in più. Due mesi dopo. Quando Cengiz Under giocava al calcio c'era ancora Eusebio Di Francesco; la qualificazione contro il Porto era tutta da decidere; il quarto posto non era poi così lontano. La Roma era tornata dalle vacanze di Natale e aveva chiuso l'anno 2018 con la vittoria con il Sassuolo e quella in trasferta con il Parma. Tutto sembrava opaco, ma non scuro scuro. Ranieri era ancora (per poco) l'allenatore del Fulham e Monchi era il ds dei giallorossi. Quando giocava Under si guardava al futuro con un po' di ottimismo in più. Poi, da quel 19 gennaio, sfida casalinga contro il Torino, tutto è cambiato, la ruota è tornata a girare dalla parte opposta. E la maledizione della fascia destra non si placava. Reti segnate: 3 in A, con Frosinone, Inter e Parma, 3 in Champions 2 al Viktoria Plzen e una al Cska. Non tanto, ma nemmeno pochissimo. Magari con lui a disposizione la Roma avrebbe fatto meglio. Under è il solito giocatore perennemente sul mercato, perché il suo talento lo hanno notato tutti. Ora rientra, contro il Napoli verrà convocato, chissà se giocherà e quanto giocherà. Sta a lui dimostrare, per il bene suo e della Roma. L'arrivo di Kluivert gli ha creato dei fastidi, perché l'olandese, pronti e via, già guadagnava più di lui. E questo effettivamente può creare malumori, non tali da giustificare un rendimento non soddisfacente e soprattutto questo infinito infortunio muscolare. Con una freccia in più, la Roma cerca stabilità per affrontare al meglio l'ultima parte di campionato, per la Champions, o per la disfatta.

Fonte: INSIDEROMA.COM-SARA BENEDETTI

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