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Conferenza stampa Sarri: "Contro la Roma il pericolo è farsi spezzare in due e mettersi in difficoltà. Ecco perché dobbiamo fare molta attenzione"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 11-01-2020 - Ore 13:25

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Conferenza stampa Sarri:

Maurizio Sarri, tecnico della Juve, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma. Queste le sue parole:

Dopo il Cagliari aveva detto che era stata la partita migliore sul piano della continuità. Che partita si deve fare con la Roma? Farà meno rotazioni?
"Sarà una partita difficile, si deve trovare continuità in un periodo. Abbiamo fatto non bene in alcuni spezzoni di gara, adesso dobbiamo proseguire su quanto di buono fatto col Cagliari. Il valore della squadra avversaria è molto alto. Rotazioni? Vedremo".

Che idea si è fatto dio Fonseca e della sua Roma?
"L'avevo indicato come possibile sorpresa, mi aspettavo che desse una bella impronta alla sua squadra. Malgrado i tanti infortuni è riuscito a dare una bella impronta alla sua squadra".

Cosa cambierebbe contro una difesa a tre?
"Non sarebbe una novità, ci sono dei movimenti diversi ma li abbiamo già fatti in altre partite".

Quanto pesa l'assenza di Higuain?
"Dipende dalle caratteristiche dei giocatori. Dybala parte un po' più dietro e Ronaldo più decentrato. Higuain ci risolve un problema nell'area, abbiamo sicuramente un valore alto tra i nostri giocatori".

Ha chiesto un regalo alla squadra?
"La squadra deve fare sempre bene. Ormai ho un'età che non mi fa vedere più di buon occhio il compleanno, non ho chiesto regali".

Che caratteristiche ha la Roma?
"Ha dei continui strappi che la rendono pericolosissima. Il pericolo è farsi spezzare in due e mettersi in difficoltà. Ecco perché dobbiamo fare molta attenzione".

Come sta de Ligt?
"Sta meglio. La sensazione è che il problema al pube lo stia smaltendo, e anche alla spalla".

Mercato: la continuità di cui parlava conta anche sulle rose che vanno cambiare meno?
"Chiaro che quando un organico lavora in più stagioni, con la stessa guida tecnica, la continuità premia. In Italia è sempre difficile pensare a progetto a lungo termini, all'estero è più facile. E' una questione di mentalità".

Come si è abituato a cambiare spesso la formazione?
"Non ho fatto alcuno sforzo. A Napoli avevo valutato giusto puntare sullo stesso gruppo, qua ci sono le condizioni per cambiare. Cambiare due-tre giocatori non cambia molto la filosofia di gioco, se ne cambi 6-7 certamente si può snaturare il tipo di partita che vuoi fare".

Ramsey in passato riusciva spesso a buttarsi in area di rigore?
"Può farlo bene. Quando davanti ci sono Dybala e Ronaldo si possono trovare spazi con facilità. Poi ci sono giocatori che trovano spazi più o meno facilmente. Chiaro che Khedira per sue caratteristiche ha questa predisposizione ad attaccare l'area. Anche Rabiot potrebbe farlo bene".

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