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Shakhtar Donetsk-Roma: 4-2-3-1 che passione

condividi su facebook condividi su twitter Di: Sara Benedetti 21-02-2018 - Ore 11:39

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Shakhtar Donetsk-Roma: 4-2-3-1 che passione

INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTI - Mercoledì 21 febbraio 2018, tutto è pronto per Shakhtar Donetsk-Roma, andata degli ottavi di finale di Champions League nella freddissima Kharkiv e ritorno il 13 marzo allo stadio Olimpico di Roma. Tutto pronto o quasi a dire il vero fatta eccezione per la conoscenza media che in Italia si ha della compagine ucraina. Come sappiamo questa è la quinta sfida tra Roma e Shakhtar, con gli ucraini in vantaggio per tre vittorie a una. Inoltre siamo coscenti del fatto che nel girone di Champions di questa stagione i campioni della Ukrainian Premier League sono stati capaci di arrivare secondi dietro al Manchester City, buttando fuori dalla competizione il Napoli di Maurizio Sarri. Insomma, una squadra temibile della quale conosciamo qualche nome ma ben poco altro. Andiamo dunque insieme a conoscere interpreti e modulo degli uomini di Fonseca.

SPECCHIO CONTRO SPECCHIO – Di questo si tratta se ci soffermiamo sul modulo utilizzato da entrambi i team. Stiamo parlando del tanto chiacchierato 4-2-3-1. In realtà se pensiamo alla stagione della Roma, è chiaro che l’idea iniziale di mister Di Francesco non fosse questa. Fautore del 4-3-3, dopo una serie di risultati negativi tra Coppa Italia e campionato, l’ex tecnico del Sassuolo si è convinto a provare il modulo invocato da gran parte della piazza giallorossa, il 4-2-3-1 appunto, con Strootman/Pellegrini e De Rossi ad impostare davanti la difesa e Radja Nainggolan sulla trequarti a dare appoggio alla manovra offensiva che vede sulle ali protagonisti alterni El Shaarawy e Perotti e sulla destra l’uomo in più di questo periodo, il funambolo turco Cengiz Under. Punta neanche a dirlo, Edin Dzeko, titolare inamovibile nonostante alcune prestazioni ritenute da molti sotto le aspettative.

Se nella Roma il cambio modulo in corsa suona quasi come un’ammissione di colpe, diversa la situazione per lo Shakhtar, con l’allenatore portoghese Fonseca capace di costruire il successo del proprio team proprio sul 4-2-3-1. La squadra della zona orientale dell’Ucraina, attualmente prima nel proprio campionato, conta una difesa a quattro formata nella maggior parte dei casi (ed anche stasera dovrebbe essere così ndr) da Rakitsky e Ordets, accompagnati dal terzino sinistro brasiliano Ismaily, più di spinta che di copertura, e sulla destra dal capitano Darijo Srna, fermo da dopo la partita Napoli-Shakhtar per essere risultato positivo all’antidoping. Situazione ancora da risolvere, con il giocatore pronto a difendersi dall’accusa. Ciò che è certo è che al suo posto giocherà Butko. Davanti alla difesa a fare legna e proporre gioco Stepanenko e Fred, con una maglia del Manchester City già pronta per la stagione 2018/19. Il parallelo di Nainggolan, attivo sulla trequarti, è invece il brasiliano Taison, pronto a favorire sulle fasce Bernard e Marlos, rispettivamente sulla destra e sulla sinistra. Marlos vero mattatore della stagione della squadra di Donetsk, con gol segnati a raffica in campionato, proprio come la punta argentina Facundo Ferreyra, terminale d’attacco fortissimo nel gioco aereo e capace di far male al Napoli nella partita del girone vinta in casa dallo Shakhtar per 2-1. Squadra organizzata e veloce capace di mettere in difficoltà la Roma, soprattutto sulle fasce. Di Fra e co. sono avvisati. E’ bene prendere appunti. Che abbiano inizio i 180 minuti di Shakhtar Donetsk e Roma.

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