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Si può morire per i colpi di testa

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 11-02-2014 - Ore 13:15

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Si può morire per i colpi di testa

Si può morire di calcio: adesso è dimostrato che colpire il pallone con la testa può provocare dei micro-traumi cranici che rischiano di causare una forma di Alzheimer. È questa la conclusione a cui è giunto un gruppo di ricercatori di Toronto che per anni hanno studiato le cause dietro la morte di Jeff Astle, leggenda del West Bromwich. E il verdetto - scrive oggi il Times - è di una morte conseguente ad una malattia professionale, come le complicazioni respiratorie per i minatori o l'asbestosi per certi operai. Astle era famoso per il suo imperioso colpo di testa ma proprio la sua caratteristica di gioco lo ha portato ad una morte prematura nel 2002 all'età di 59 anni. Secondo lo studio pubblicato dalla rivista scientifica Brain Injury, i colpi di testa gli avrebbero provocato piccoli e regolari traumi cranici al cervello, degenerati poi in demenza. «Non capiamo con precisione gli effetti a lungo termine sulle abilità cognitive - ha ammesso il professore Tom Schweizer della University of Toronto -. Ma ci sono un paio di studi che dimostrano una correlazione tra il colpire la palla con la testa e soffrire di deficit cognitivi a lungo termine». Una conclusione condivisa da Neil Rioch, fondatore dell'associazione che riunisce gli ex giocatori dell'Aston Villa: “C'è un'alta percentuale di giocatori che soffrono di Alzheimer o demenza. Non ci sono solo le partite, questi atleti colpivano di testa almeno dieci volte di più in allenamento".

Fonte: ANSA

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