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Spalletti: "Dobbiamo migliorare sulla fase difensiva, Milik? Non penso sia più facile senza di lui"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 10-10-2016 - Ore 17:39

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Spalletti:

Il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, è stato intervistato da Premium Sport, in vista del big match di sabato prossimo contro il Napoli. Queste le sue parole:

Fattore Milik dterminante?

"Secondo me perdono un buon calciaotre, loro sono bravissimi come società, la storia lo dice. E’ chiaro che è forte però da un punto di vista mio è sbagliato pensare, come avversario dico che hanno perso un buon calciatore, ma non perdono nulla della loro forza, Gabbiadiani ha fatto vedere la sua forza e ha fatto vedere le giocate del campione e dei gol. La squadra gioca con la stessa fiducia di quando aveva altri giocatori, non penso sia più facile".

Come si migliora l’equilibrio della Roma? 

"Non abbiamo diluito bene i gol fatti nelle partite. Io penso che ci sia un po’ di casualità, sulla fase difensiva dobbiamo migliorare e fare dei passi in avanti più velocemente possibile perché abbiamo lasciato punti".

Sabato partita svolta?

"E’ importante però può dare molto sotto l’entusiasmo, sono due squadre dove può fare molto l’entusiasmo del pubblico, è una partita delicata, difficile e ci deve far trovare pronti".

Come vede Totti quando smetterà?

"Lo vedo per il momento calciatore perché lui deve far bene questo e secondo me a mettere le mani avanti si rifà quel giochino che gli toglie forza. Deve pensare a fare il calciatore e deve vedere uno sbocco su questa via. Gli piace questo, gli piace lo spogliatoio e ora che gli si vuole accorciare questa vita qui lui è sempre presente, si vede che cura il suo tempo per fare bene l’allenamento. Non lo so se nel futuro riuscirà a vedersi in un modo o nell’altro, lo deve vedere lui e deve fare con grandissima qualità, quella avuta da calciatore. La Roma ha necessità di vincere e ed è un lavoro a tempo pieno. Il calcio è uno sport masi deve essere professionali e sbagliare il meno possibile".

Sabatini è andato via, è un fattore che è stato metabolizzato? Lo sapeva, lo immaginava, l’aveva capito?

"Lui mi aveva detto qualcosa, io avevo sperato il contrario, avevo lavorato per il contrario. Quando c’è una squadra forte, ci vuole un’altra squadra forte nella società che comprende il direttore sportivo, il direttore generale, il presidente e chi ne fa le vesti. Abbiamo perso una sentinella di Trigoria, perché lui, come ha detto, viveva per la Roma, ce l’aveva addosso".

Fonte: Premium Sport

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