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Spalletti in conferenza stampa: "L'Europa League? Se riusciamo ad arrivare alle fasi finali diventerà una competizione bellissima. A Roma è tutto più intenso"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 14-09-2016 - Ore 18:38

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Spalletti in conferenza stampa:

Alla vigilia del match contro il Viktoria Plzen, Luciano Spalletti dopo Federico Fazio ha incontrato i giornalisti per la conferenza stampa. Queste le parole del tecnico toscano:

La Roma giocherà sette partite in 22 giorni, può essere l'occasione per vedere in campo chi ha giocato meno fino a questo momento?

"Sì, secondo me quest'anno abbiamo a disposizione più di 11 titolari. La squadra è stata allestita per poter cambiare nelle competizioni qualche elemento, senza usurare sempre gli stessi. E' chiaro che lo faremo, ma nel fare questo la cosa fondamentale diventa continuare a giocare un buon calcio e tentare di vincere le partite, perché poi la chiave è quella".

Che ruolo ha nella stagione della Roma la partecipazione in Europa League, dopo l’eliminazione in Champions?

“Penso che la Champions sia la competizione più pregiata che ci sia, e come ricordava lei l’abbiamo persa. L’Europa League sta sotto però è un’altra competizione importante che diventa bellissima se riusciamo ad andare avanti. È chiaro che il paragone stride, però se riusciamo ad arrivare alle fasi finali diventerà bellissima e noi ci dobbiamo tenere ancora di più per quello che ci è successo”.

Trend, nelle ultime 32 partite europee, la Roma ha preso gol in 31. In difesa siete un cantiere: c’è ancora da lavorare?

“E’ vero in difesa dobbiamo migliorare sia per i dati che ha ricordato sia per quello che è il comportamento evidente: noi siamo stati costretti a cambiare spesso giocatori in difesa, anche perché alcuni sono arrivati all’ultimo momento, ma nonostante questo potevamo fare meglio. È uno dei reparti su cui stiamo lavorando forte perché sappiamo com’è importante avere una difesa solida e compatta. Domani ci sarà la possibilità di avere altri giocatori nuovi, tipo Fazio, perché è un ragazzo serio e un buon giocatore, secondo me, gli ho dato poco spazio e nel contesto della partita non sarà affiatatissimo con gli altri, perchè ha giocato meno e perché la difesa per certi aspetti sarà nuova”.

I fan vorranno vedere le stelle della Roma. Promette che ci sarà Totti, il più conosciuto da queste parti?

“Anche da noi è quello più conosciuto. Non posso promettere niente, sarà la partita a dire quello che succederà. Ho diversi calciatori forti, non ho solo lui e non posso promettere a tutti di farli giocare. Francesco è un giocatore forte che si può definire un genio del calcio. Ha talento e riesce a esprimerlo. Per cui è sempre un piacere vederlo. C’è solo il fatto dell’età che ha, questo dispiace a tutti perché poi bisogna essere bravi a saperlo usare e questo non è facile”.

Come sta Vermaelen? L’orientamento manifestato domenica di giocare con il rombo lo vedremo anche domani?

“Vermaelen è a disposizione, ma rischiare di farlo giocare subito potrebbe creare dei problemi in funzione della prossima partita. Usarlo con una tempistica diversa permette di averlo a disposizione per tutte e due, l'intenzione è di non farlo giocare se ci riesco. Lo stesso Jesus domenica ha giocato, è stato bravo, ma ha avuto un problemino alla caviglia. Manolas ha fatto tutta la partita. Fazio lo faccio giocare. C’è da valutare un pochettino, se posso non lo faccio iniziare, casomai lo metto dopo durante la partita. Può dipendere da quello che sarà lo stato di condizione di Jesus avendo giocato con una caviglia non in ordine, questo dolore rimane e sono cose che si perfezionano nell’allenamento di oggi; ci sono ancora 24 ore, però l’intenzione è di usare Jesus a sinistra, Fazio e Manolas. Domenica abbiamo rivisto il calcio della Roma, il rombo lo sappiamo usare. Per quel che abbiamo visto, abbiamo fatto vedere che può farci ritrovare quello che deve essere il calcio della Roma, quello del secondo tempo con la Samp. Loro ci porteranno a sgranarci in orizzontale, dovremmo essere bravi a comandare il gioco mantenendo la nostra idea di stare in campo”.

Sulle parole di  Nainggolan, è possibile che abbia una squadra così umorale?
"Spesso si chiede se lavorare a Roma sia particolare: si, lo è. A Roma è tutto più intenso, è tutto doppio, un sentimento più grosso, quindi devi esser pronto a raddoppiare anche te stesso in campo. Penso che dipenda tutto da noi, non dobbiamo chiedere niente al pubblico, dobbiamo tirarlo dentro come abbiamo fatto nel secondo tempo domenica con un comportamento forte, evidenziando il nostro calcio, così il pubblico parteciperà. Radja è un calciatore forte lo ha detto e lo ha fatto vedere, il mio discorso va nella direzione in cui se quando Francesco entra e riesce a mettere qualcosa nell'animo della gente, la mia ricerca è di trovare altri calciatori che riescano a fare lo stesso. Non mi mancano calciatori di personalità, ma il paragone è con lui. Se facciamo i passi precisi e intensi come abbiamo fatto, la tifoseria partecipa e ci darà sempre quello che in questo momenti ci dà solo quando c'è Francesco".

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