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Spalletti: "L'estate la vivrò a casa mia in campagna. Calciatori che vanno via? Fa parte della crescita"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 18-05-2016 - Ore 09:34

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Spalletti:

LUCIANO SPALLETTI A ROMA RADIO

"La gita di fine anno? Un vai e vieni in aereo ci facciamo. Quando ero in Russia ogni trasferta era di 3-4 ore. Era stancante per certi versi, poi l'abitudine faceva la differenza. C'erano certe partite dove i ragazzi non volevano pernottare, prendevamo il pullman, l'aereo e alle 14 giocavamo. C'è questo rammarico: la Juve vince con 91, il suo girone raddoppiabile sarebbe di 92? Io non ho fatto nulla. Ho trovato questa situazione apparecchiata, sono loro che fanno la differenza, la loro qualità, la loro disponibilità, loro sono la pratica differenza. Milano? Il significato di quando s'inizia e quando si finisce. Abbiamo fatto vedere il modo di pensare, di lavorare, di arrivare a termine. Altrimenti avrebbero detto sempre le stesse cose: pensano alle vacanze, la solita Roma. Questo è stato un messaggio di solidità mentale, che è la differenza. Una vittoria non deve dare esaltazione, come una sconfitta non deve abbattere in un percorso lungo". Migliorare? La piccolezza può fare la differenza. Crescere a livello caratteriale. Crescere a livello di spessore nelle partite, non deve succedere di abbassare la nostra qualità. Non è successo una sola volta ma diverse volte. Si dà demerito alla nostra impostazione mentale. E' vero che la squadra segna 3 gol a partita, ma la squadra veramente forte e tosta non abbassa la propria qualità. Come vivrò l'estate? Io starei a casa mia in campagna, ho avuto la possibilità di comprarmi un pezzetto di terra nostra e mi piace stare li dentro. Salutare qualche calciatore? Fa parte della crescita, di non aver lavorato in maniera giusta, di non avere le qualità di stare dentro una situazione. Ognuno può andarla a spiegare come vuole. Però si va avanti, la Roma ha bisogno di determinate caratteristiche. Per alcuni la Roma può essere poco, ci può essere del più e del meno. Qualcuno mi ha stupito? Complessivamente ho visto un bel gruppo. Salih Uçan ha personalità, furbizia e modo di toccare la palla. Per quello che è stata la reazione di altri che avrei voluto vedere. Qualcuno è anche venuto a chiedere perché non gioca. Ho risposto perché voglio vincere. Nel gruppo sono tutti partecipi per quello che sono le performance del compagno. Se uno tira al gol o non la passa, si innescano dei discorsi di soggettività di pensare al proprio orticello che non deve rimanere. Un suggerimento per i tifosi per l'estate? Possono stare tranquilli perché la Roma negli ultimi tre campionati si è mossa sempre bene e si è imposta in campionato vincendo molte partite". 

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