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TACCHINARDI: "Se la Juve non batte il Livorno rischia"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 03-04-2014 - Ore 14:48

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TACCHINARDI:

Alessio Tacchinardi è stato uno dei protagonisti di quella Juve targata Ancelotti che perse lo scudetto all'ultima giornata al termine di una clamorosa rincorsa della Lazio, culminata con il trionfo grazie alla sconfitta dei bianconeri a Perugia sotto il diluvio. Il distacco dei bianconeri nei confronti della Roma è ancora abbastanza cospicuo, ma si è ridotto a otto punti, quando mancano sette giornate alla fine. si è rifatta sotto e aspetta lo scontro diretto all'Olimpico. La Juve può rischiare? «E' molto diverso. Io penso che questa volta non potrà esserci... un'altra Perugia. Non si doveva giocare quella partita. Quest'anno penso che la Juve di Conte vincerà lo scudetto, anche se la Roma sta disputando un campionato straordinario. A oggi non ci sono analogie rispetto a 14 anni fa, se la Juve uscirà indenne dalle prossime due partite sarà finita. Mi pare che abbia anche un calendario abbastanza facile da qui alla fine, ma se dovesse incontrare altri ostacoli allora il cammino diventerebbe in salita. Qualche speranza per la Roma da questo punto di vista c'è, anche perchè la Juve non sta attraversando un periodo di forma fantastico. Ma ha ancora tanti bonus a favore. Tra l'altro oggi ha anche l'impegno di Europa League con il Lione. Se la Juve riuscirà a gestire bene anche il doppio impegno allora è finita. Ma se lunedì non dovesse vincere contro il Livorno può rischiare. A oggi dico che non dovrebbe correre rischi, ma martedì potrebbero cambiare gli scenari». 

AMBIENTE - Tacchinardi conosce l'ambiente Juve, sa che non è una squadra che molla: «C'è ancora una grande differenza di punti, ma la situazione la partita chiave sarà quella con il Livorno di lunedì. Non credo che ci siano molte analogie con quella Juve, questa mi sembra molto quadrata. Ma sono sincero, se i bianconeri non dovessero vincere la Roma si avvicinerebbe ancora di più, allora può subentrare la paura di non farcela e in quel caso diventa tutto più complicato. Noi ne sappiamo qualcosa». 

LA CORSA - Eppure il cammino della Juve è da record, solo due sconfitte e tre pareggi: «Se lunedì sera dovesse ritrovarsi con sole sei lunghezze di distacco a quel punto subentra l'ansia. E' incredibile pensare che hanno la Roma ancora così vicina con tutte quelle vittorie. Diventerebbe una situazione delicata da gestire a livello di testa». Perchè il cammino fatto dalla Juve fin qui, secondo Tacchinardi, resta straordinario: «Non c'è dubbio, ha dominato il campionato. Ma adesso si trova davanti a una linea sottile, oltre la quale può vincere o può vedere crollare tutto. Io penso che ce la farà, ma esiste la possibilità che cada e se cadi a questo punto diventa dura». L'ex centrocampista ricorda che anche ai suoi tempi subentrò la paura: «Nelle ultime giornate avvertimmo l'ansia, anche perchè non avevamo più benzina nelle gambe. Quando sei in quelle condizioni il pallone diventa pesante. In quella stagione arrivammo cotti alla fine, per gestire il vantaggio devi avere una condizione fisica straordinaria. Quella Juve si fece metter l'ansia, anche per la mancanza di tenuta atletica. La Lazio vinse lo scontro diretto, aveva una migliore condizione. Anche per la Juve oggi riavere la Roma attaccata può far subentrare la paura. Mi sembra che i bianconeri non abbiano molta benzina nelle gambe, sono al 50-60 per cento della condizione. Sicuramente la Roma sta meglio. Ma la Juve è quadratissima, sa come si vince e sa gestire la pressione. E' ancora nettamente favorita. Negli ultimi due mesi Conte è riuscito a mascherare il calo facendo comunque risultati». 

CONOSCENZE - Tacchinardi è stato compagno di Conte in quella Juve: «Penso che anche lui sia rimasto bruciato da quello scudetto perso all'ultima giornata. Ma sa gestire le situazioni delicate. Ha giocatori importanti, ha vissuto da calciatore una situazione simile e ne farà tesoro. Anche se dovrà soffrire. La Juve arriva sulle gambe in questo finale e anche psicologicamente sembra in difficoltà. Ma credo che saprà portare a casa questo scudetto anche se dovrà lottare fino alla fine».

Fonte: Corriere dello Sport

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