Tirate fuori le palle gol

Le cronache giallorosse, la scorsa domenica, hanno decantato un nuovo capitolo di sventura della squadra capitolina. Con la Lazio sconfitta, gli uomini di Garcia non hanno saputo superare l'Atalanta in casa, pareggiando per 1-1. Il secondo posto ora è condiviso con i cugini dell'altra sponda del Tevere, mentre da Mezzogiorno soffia insidioso il Napoli quarto in classifica.

La partita contro i bergamaschi ha evidenziato un fattore significativo: pochissime le occasioni da gol per la Roma, conformemente agli andazzi delle partite contro Parma, Chievo, Sampdoria, Juventus, Verona. In controtendenza invece la partita contro Torino  (contro i granata 22 occasioni ma solo un gol, peraltro su rigore, realizzato).

Ma sono di più i match dove le palle-gol scarseggiano come acqua nel deserto. Nella partita più recente infatti, eccetto qualche tiro velenoso da fuori, Sportiello è stato impegnato poco. Alla maggior parte delle azioni giallorosse sono mancate le finalizzazioni. Il lavoro offensivo è rimasto incompiuto. Ljajic, per esempio, ha messo in difficoltà la difesa atalantina (soprattutto un goffo Benalouane) ma senza riuscire a concludere i propri disimpegni con un tiro. Peggio di tutti è andato Iturbe, che non ha mai inquadrato la porta con una conclusione. Troppo lontani dalla porta sia Totti che Ibarbo, mentre mira da aggiustare anche per Nainggolan.

Insomma, se la Roma vuole riprendere il ritmo costante dei tre punti già con l'Inter, deve concretizzare di più le azioni offensive così come faceva l'anno passato e all'inizio della stagione. Cari giocatori, tirate fuori le palle gol.