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TONI: "Sorpreso da Prandelli"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 14-05-2014 - Ore 18:30

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TONI:

"Prandelli ha fatto scelte che non mi aspettavo. Non faccio riferimento a me che me l'aspettavo, ero certo di essere fuori. Sono sorpreso di Gilardino. Il c.t. ha puntato su giocatori impiegati meno in campionato". Luca Toni non nasconde la sua sorpresa dopo le convocazioni dei 30 azzurri nella pre-lista per il Mondiale. "L'Italia deve essere protagonista, non basterà più il bel gioco - continua Toni -. In Brasile deve vincere il Mondiale. Servirà un gruppo tosto e un pizzico di fortuna. Anche se la Seleçao e l'Uruguay sono favorite".  L'attaccante del Verona si concentra, poi, sull'ultima giornata di campionato, al San Paolo contro il Napoli. "Il titolo di capocannoniere? Proverò a vincerlo, in uno stadio vuoto, scenario triste - riflette- . Giocare a porte chiuse è una sconfitta per tutti. Ritroverò Jorginho, non rimpiango di avergli fatto tirare i rigori. Il duello con Immobile? Ho fatto la preparazione con lui alla Juve, è un grande talento".

ALTI E BASSI — L'ultimo turno di serie A è l'occasione per rivolgere lo sguardo all'indietro, in una stagione eccellente: "Il gol col Chievo è quello che mi ha emozionato di più. Di quelli mancati, il dispiacere più grande è quello con l'Udinese".

IL FUTURO — Un occhio è già rivolto a ciò che accadrà nelle prossime settimane: "Il mio futuro? Deve essere una questione di programmi. Voglio chiudere in crescendo. Di sicuro non accetto la giacca e la cravatta qui a Verona. O gioco o mi ritiro. Il rinnovo? Con Mandorlini c'è rapporto di stima, a lui farebbe piacere che restassi. Siamo vicini alla firma, prima parlo con la società e poi decido... dopo un anno così, sarebbe brutto buttare via tutto. Vorrei capire cosa intende fare il club. Un biennale non lo firmerei. Ringrazierei, ma non firmerei".

ITURBE E RIBERY — L'ex bomber di Palermo, Fiorentina, Bayern e Juve ha le sue idee anche sui giovani in ascesa. "Iturbe? E' uno dei pochi giocatori che in A saltano l'uomo - racconta -. Ha solo 20 anni, è forte, deve capirlo lui per primo, appena mette a punto la testa, diventa un grande. Ho giocato con Ribery, alla sua età Iturbe è più forte". Non vanno più di moda i veri centravanti, si dice. Toni risponde: "Se avessi Messi, anche io giocherei senza Toni... Gabbiadini e Zaza sono due bei giocatori. Bisogna credere nei giovani in Italia. In A ci sono arrivato a 23 anni e ci sono rimasto. A volte vedi giovani che fanno bene un anno e poi, dopo un fallimento spariscono. In Italia il Verona ha dimostrato che con innesti di qualità e con il gruppo della B si può fare bene. Non serve fare tanto per fare, ma serve intervenire in maniera mirata. Per vincere, però, oltre a programmare devi anche comprare campioni. Io ho avuto la fortuna di stare bene mentalmente e fisicamente, ma anche quella di avere una squadra che gioca per me".

LA JUVE — In chiusura, parole di riconoscenza per i tifosi veronesi: "In Brasile andremo come premio con l'Hellas. L'emozione più grande al Bentegodi? La voglia di incitarti sempre, indipendentemente dal risultato della gara. Quest'anno ho visto sempre cose belle, ma mi dicono che sia un pubblico speciale anche quando le cose vanno male, se ti critica lo fa al 90'. Alla prima giornata col Milan non mi aspettavo che sarebbe potuta nascere un'annata così eccezionale. La Juve? Conte è un bravo allenatore, per vincere in Europa forse devi investire per avere qualcosa di più. Dipende dalle intenzioni della società, se vuole spendere o meno per diventare più competitiva anche lì".

 

Fonte: GAZZETTA.IT

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